La Fase 2 dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha rappresentato unĀ punto di ripartenza importante che ha segnato la ripresa delle normali attivitĆ economiche ma che ha portato alla luce anche la drammaticitĆ della prima fase. Incremento di povertĆ , mancanza di lavoro e difficoltĆ per tante famiglie: ĆØ questo il quadro che emerge dal rapporto nazionale della Caritas, organismo della Conferenza Episcopale Italiana.
Ma come si presenta la situazione nella Diocesi di Teggiano-Policastro? Ne abbiamo parlato con don Martino De Pasquale, Direttore della Caritas Diocesana.
- Come ha vissuto la Caritas questo delicato periodo legato allāemergenza Covid-19?
“Da quando nel nostro Paese ĆØ iniziata lāemergenza epidemiologica da Covid-19, che poi purtroppo ha avuto in breve tempo carattere di pandemia, la Caritas non ha esitato a scendere in campo per restare accanto ai bisognosi e tendere la mano a chi vive lāesperienza drammatica della malattia o si impegna, in prima linea, nella guerra a questo killer silenzioso che ĆØ il Coronavirus”.
- Lāemergenza Covid-19 ha portato, purtroppo, a situazioni drammatiche legate allāeconomia che inevitabilmente pesano sulle famiglie. Può fornire qualche dato che sta emergendo nel nostro territorio?
“Purtroppo lāemergenza Coronavirus non si ĆØ rivelata tale solo dal punto di vista sanitario ma ha avuto un notevole impatto anche a livello economico. Molte persone, a causa della quarantena per contrastare lāavanzata del virus, hanno perduto il lavoro. Tanti piccoli artigiani e imprenditori, con la chiusura delle loro attivitĆ , sono rimasti in ginocchio e sono ormai numerosissime le famiglie che si ritrovano in difficili condizioni economiche. Questo delicato momento storico che stiamo vivendo ci apre gli occhi sulla nostra societĆ . Purtroppo sono aumentate le file dei ‘nuovi poveri’ che si rivolgono alla Caritas. Non si tratta più solo degli indigenti ma di interi nuclei familiari che, a causa del Coronavirus, hanno risentito della crisi economica e non riescono più a soddisfare i loro bisogni ed esigenze quotidiane. Le richieste sono molteplici: dallāaiuto nella spesa, al pagamento di affitti e utenze”.
- Avete continuato con le normali attivitĆ o sono state avviate nuove forme di aiuto?
“La Caritas Diocesana ha continuato le sue attivitĆ consuete, se pur rimodulate in ottemperanza alle disposizioni sanitarie. Accanto ad esse sono state avviate anche nuove forme di aiuto come la distribuzione di dispositivi di protezione individuale quali le mascherine, lāistituzione del pasto dāasporto nelle mense dei poveri, la messa a disposizione di strutture per chi fosse sottoposto a regime di quarantena, i centri di ascolto telefonico per restare in contatto con coloro che, durante questa emergenza sanitaria, hanno sperimentato ancor di più la solitudine e la propria fragilitĆ psicologica”.
- La rete Caritas in un momento di emergenza ĆØ un utile punto di riferimento anche per lāascolto?
“Caritas ha sempre aperto le sue porte a quanti sono in difficoltĆ . Lāascolto ĆØ per noi una prioritĆ . Ed ĆØ per questo che, in tempo di quarantena, quando non era possibile recarsi fisicamente presso il centro ascolto ĆØ stato prontamente attivato un recapito telefonico cosƬ da consentire ai nostri operatori di continuare la loro attivitĆ di assistenza a coloro i quali si trovassero in condizione di necessitĆ ”.
- Quali sono programmi per il futuro?
“Certamente la Caritas non si fermerĆ ma continuerĆ ad assistere chi ĆØ nel bisogno con lāamore e la dedizione che da sempre la contraddistinguono. La solidarietĆ non conosce quarantene, la caritĆ non si arrende mai. Per il prossimo futuro abbiamo in mente di attivare dei tirocini formativi, a totale copertura di spese, presso aziende del territorio cosƬ da incoraggiare lāinserimento lavorativo di coloro i quali, a causa dellāemergenza sanitaria, hanno perduto il posto di lavoro e ora versano in condizioni di grande disagio economico. Ovviamente, perchĆ© ciò si realizzi, sarĆ necessaria una mappatura del territorio per individuare le aziende disponibili ad accogliere questa iniziativa e creare contatti con gli imprenditori locali con i quali auspichiamo possa nascere un rapporto di dialogo costruttivo. Abbiamo intenzione, inoltre, di portare avanti il nascente progetto dellāEmporio della SolidarietĆ presso la cittĆ di Sala Consilina. Si tratta di un supermercato solidale in cui le persone bisognose, munite di una tessera e relativi punti assegnati in base alla composizione del nucleo familiare e alle condizioni economiche, possono provvedere autonomamente alla spesa quotidiana, acquistando i prodotti di cui hanno effettivamente necessitĆ . Unāalternativa vantaggiosa al tradizionale pacco alimentare che consente di evitare sprechi e, dal momento che la tessera viene gestita dalla famiglia, diventa anche uno strumento educativo e di responsabilizzazione. L’aiuto ĆØ a tempo determinato per evitare assistenzialismo e accompagnare le persone all’autonomia. Gli operatori e i volontari dellāEmporio della SolidarietĆ analizzano gli acquisti e aiutano a ‘spendere’ i punti al meglio”.
- Don Martino, in conclusione, vuole rivolgere un appello?
“SƬ, vorrei rivolgere innanzitutto un appello agli imprenditori locali perchĆ© si mostrino favorevoli ad accogliere lāiniziativa dei tirocini formativi che potrebbe davvero offrire una boccata dāaria pura a quelle persone che oggi affannano a causa della disoccupazione da quarantena. Chi fosse interessato può contattarmi allāindirizzo email direttore@caritasteggianopolicastro.it. Rivolgo infine un appello a chi non conosce Caritas o a chi non si ĆØ mai documentato sul suo operato: il vostro sostegno ĆØ per noi fondamentale per far fronte alle richieste di aiuto dei nostri fratelli in difficoltĆ . Madre Teresa di Calcutta diceva ‘quello che noi facciamo ĆØ solo una goccia nellāoceano ma se non lo facessimo lāoceano avrebbe una goccia in meno’. Eā solo con il nostro contributo, il nostro impegno, la solidarietĆ , che possiamo vincere le sfide più difficili”.
– Claudia Monaco –
Don Martino una persona eccezionale che riesce a risolvere problemi spinosi e situazioni di grande disagio. Vicino a tutti, con il suo impegno coinvolge tanti fedeli e dĆ” speranza nel futuro. Grazie