Per definizione non soltanto giornalistica, fino a qualche anno fa, Sala Consilina era ācentro capofila del Vallo di Dianoā.
A Sala Consilina, infatti, era concentrato il ācuoreā dei servizi di tutto il Vallo di Diano. A Sala Consilina cāera la SIP (poi diventata Telecom); a Sala Consilina cāera lāEnel, a Sala Consilina cāerano il Tribunale, il carcere, il Corpo forestale dello Stato, la sede dellāOrdine dei Commercialisti, i supermercati presso cui si recavano cittadini provenienti da ogni parte del Vallo di Diano, nonchĆ© Ā dalla vicina Basilicata e dai territori del Cilento e degli Alburni.
Sala Consilina era la sede naturale della āCittĆ Vallo di Dianoā. In questa cittĆ , fino alle soglie del 2000, le cose andavano bene, le prospettive erano vive, le strade e le piazze erano popolate da giovani. Sala Consilina era lāunica cittĆ che, per un lungo periodo di tempo, ha ospitato ben due sale cinematografiche. Di questa āgrandezza”, purtroppo, ora non resta che un pallido ricordo. Negozi chiusi, Tribunale trasferito a Lagonegro, carcere chiuso, servizi ridotti al lumicino.
In veritĆ , non ĆØ che gli altri centri del Vallo di Diano stiano meglio, ma ĆØ Sala Consilina ad aver perso maggior quantitĆ di smalto. Colpa sicuramente del cambiamento dei tempi e dello spopolamento inarrestabile dellāintero meridione dāItalia, ma vedere Piazza Umberto I completamente desolata di giorno e di notte, tutte le altre strade principali della cittĆ desolatamente vuote e case e negozi chiusi in pieno centro, provoca sconforto non soltanto alla vista.
Ma se ĆØ vero che āil passato ci salverĆ ā, non resta che sperare in un futuro migliore. Sala Consilina può e deve ritornare a giocare il suo ruolo che la storia le ha assegnato, per generositĆ dei suoi cittadini, per storia della sua classe dirigente, per la bellezza dei suoi siti, per la straordinaria capacitĆ di sapersi reinventare e di dare spazio ai suoi sogni. Qualche segnale chiaro in questa direzione giĆ si affaccia allāorizzonte. Saranno i giovani a ridare speranze a progetti ormai sbiaditi? Probabilmente ĆØ lāunica chance.
– Rocco Colombo –
Per Sibad.
Fa male,ma hai ragione:i giovani capaci devono andare via e non farsi fregare dal sentimentalismo .
Purtroppo Sala Consilina se e diventata cosƬ e colpa della politica non ci sono spiegazioni ,xkĆ© prima la popolazione cera le attivitĆ funzionavano nn e possibile che nel giro di 10 anni non c’ĆØ rimasto niente,ma speriamo in bene.
Vi siete dimenticati ci citare la fiorente agricoltura visto la perfetta esposizione dei terreni salesi ricchi di sorgenti e unici per la loro fertilitĆ che hanno trainato lāeconomia del territorio producendo soldi a costo zero
Oggi lāalbero della cuccagna ĆØ sempre lƬ, ma nessuno vuole più raccogliere i suoi frutti!!!
Sala ha perso i servizi semplicemente perchĆØ li aveva,lasciando stare per colpa di chi li ha persi,comunque la gente poi ha perso il vizio di uscire e popolare le strade per tanti motivi,vuoi la crisi,vuoi i social,vuoi lo svuotamento demografico.Inoltre ĆØ un declino che come dice l’autore riguarda non solo il meridione ma soprattutto i piccoli centri e le zone interne.
Chi educa i giovani? Chi sono questi educatori? Gli stessi che non sono capaci di cambiare…..quindi…..? Aspettiamo altri 50 anni prima di pensare a qualcosa di diverso. Nel frattempo preghiamo!
l’unica, per i giovani (del vallo di diano) ĆØ andare via, non vi ĆØ nulla per cui valga la pena restare.