In Italia ogni 16 minuti viene avvelenato un cane e nel 2020 sono stati 33mila i cani uccisi. Sono i dati diffusi da Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente -Italiambiente.
Numeri preoccupanti che sottolineano come la situazione sia allarmante in Italia. E nel Vallo di Diano, qual รจ la situazione?
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Doris Salluzzi, veterinaria, che ha raccontato la sua esperienza quotidiana.
- Dottoressa, l’Associazione Italiana Difesa Animali ha segnalato un cane avvelenato ogni 16 minuti in Italia. Nel Vallo di Diano รจ un fenomeno sentito particolarmente?
Purtroppo si. In media mi arrivano due cani avvelenati a settimana ma anche gatti. Viene usato di tutto: pezzi di vetri, lumachicidi, cianuro e anche anticoagulanti. Molti animali, inoltre, vengono sparati. Non esiste una differenza tra cani padronali e randagi: entrambe le categorie sono colpite indistintamente da questo atroce fenomeno. Ormai รจ routine. A Montesano, ad esempio, viene sistematicamente avvelenato lo stesso cane ogni mese. Per non parlare di alcune bestiole incinte in altri comuni che spesso sono state salvate da una brutta fine grazie allโintervento di persone di buon cuore. Potrei citare tantissimi episodi, ma basti sapere che il problema รจ reale nel nostro territorio. Spesso faccio fare unโautopsia e basta davvero poco per risalire alle cause di morte.
- Quali le motivazioni che spesso conducono a questi gesti estremi?
Spesso le motivazioni sono molteplici: a volte semplicemente perchรฉ abbaiano o perchรฉ vengono ritrovati escrementi. In altre situazioni, invece, perchรฉ vengono lasciati liberi e vanno a prendere galline, conigli. Non sono da escludere, spesso, questioni personali che vengono โpagateโ dai nostri amici a quattro zampe.
- Occorre sottolineare che si tratta di reati perseguibili penalmente. Quanto si denuncia nel Vallo di Diano?
Poco. Spesso non si denuncia per paura ma soprattutto perchรจ il problema รจ a livello culturale. Degli animali, spesso, non se ne importa nessuno. Devo dire che alcuni Comuni rispondono bene su questa tematica e cercano di essere virtuosi: pochi casi di avvelenamento, ad esempio, si registrano a Teggiano e Pertosa. Purtroppo non si puรฒ dire lo stesso di altri territori che registrano tanti avvelenamenti o episodi di violenza su animali: Montesano sulla Marcellana, Padula, Sala Consilina, Sassano.
- Azioni come microchippatura e sterilizzazione potrebbero aiutare?
La microchippatura relativamente mentre la sterilizzazione sรฌ, potrebbe aiutare. Un cane sterilizzato viene anche adottato piรน facilmente.
- Cosa si potrebbe fare per arginare questo fenomeno?
Gli Enti devono vigilare con le Forze dellโOrdine in maniera seria e coordinata. Bisogna controllare continuamente e soprattutto informare i cittadini. Se persistono determinati problemi bisogna risalire alle cause e agire anche a livello penale. Voglio sottolineare, inoltre, che sul territorio sono presenti diverse associazioni che lavorano seriamente e hanno fatto adottare tantissimi cani anziani e malati.
- Dottoressa, un consiglio ai nostri lettori. Cosa si puรฒ fare nell’immediato dinanzi ad un cane o un gatto avvelenato?
Eโ necessario far ingurgitare sale grosso oppure acqua ossigenata e farlo vomitare. In seguito rivolgersi ad un veterinario.
- Vuole rivolgere un appello?
Non รจ necessario ricorrere a questi mezzi violenti e illegali. Quando ci sono problemi basta parlare civilmente oppure rivolgersi agli Enti competenti, allโAsl o alle Forze dellโOrdine che sapranno gestire le varie situazioni ed aiutare nella risoluzione di eventuali problematiche.
– Claudia Monaco –