E’ stata firmata l’intesa tra Governo, Regioni e sindacati Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale per coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid. In base al protocollo nazionale si dovranno poi stipulare accordi specifici a livello regionale.
Per ogni medico di medicina generale l’approvvigionamento delle dosi dovrà avvenire in tempi certi e in quantità tali da consentire la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento. Dovrà essere garantito l’aggiornamento, in tempo reale, dell’anagrafe vaccinale. Per questo verrà utilizzata la piattaforma nazionale già attiva che sarà integrata con quella solitamente utilizzata dai medici di base che sono tenuti a registrare in tempo reale le vaccinazioni effettuate.
Laddove i profili organizzativi e logistici della vaccinazione da effettuarsi da parte dei medici di medicina generale non consentissero di farlo presso i loro studi, anche relativamente all’assenza di personale amministrativo e infermieristico, è previsto l’intervento professionale dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali) a supporto o presso il domicilio del paziente, da regolarsi negli accordi regionali.
Ad assicurare la fornitura dei vaccini e dei materiali ausiliari e di consumo, secondo le modalità che saranno individuate a livello regionale tenendo conto delle caratteristiche di conservazione dei singoli vaccini e della disponibilità di strumenti di conservazione, trasporto e sicurezza, sarà la struttura del Commissario straordinario Covid. Il finanziamento nel Protocollo è a carico di quota parte del fondo sanitario nazionale. L’assegnazione ai medici di medicina generale delle vaccinazioni anti-Covid rende necessario un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del fondo sanitario nazionale. Il finanziamento sarà progressivamente definito sulla base dell’andamento della campagna vaccinale e degli obiettivi e dei target assegnati ai medici stessi. Vi è l’impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti di urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri derivanti dall’esecuzione della vaccinazione.
Sarebbero 5 milioni di persone quelle che dovrebbero essere vaccinate dai medici di famiglia e per cui lo Stato dovrebbe garantire un finanziamento di circa 60 milioni (12 euro a immunizzazione completa).
– Chiara Di Miele –