Sono ore particolarmente angoscianti e preoccupanti per le comunità ucraine in Italia che vivono in apprensione per gli attacchi russi. Apprensione, soprattutto, non solo per le sorti del Paese ma anche per gli affetti più cari che si trovano a vivere momenti di estrema difficoltà .
Eā il caso di Lyudmyla Dmytruk, ucraina di Ternopil trasferitasi a Buonabitacolo da quasi ventāanni. La 45enne ucraina qualche giorno fa, attraverso Ondanews, aveva espresso forte preoccupazione per suo figlio Paolo Dimitri, 21 anni, che si trovava ai confini con la Polonia e sperava che riuscisse in qualche modo a raggiungere lāItalia. Un desiderio, quello di Lyudmyla, rimasto inespresso quando qualche giorno fa ha ricevuto un messaggio da suo figlio: āCiao mamma, scusami, ma io sono a Ternopil, non torno in Italiaā, ha esordito Paolo. Poche righe che per Lyudmyla sono state una doccia fredda: āMio figlio ĆØ a tutti gli effetti un cittadino ucraino e quindi non può più uscire dai confiniā. La legge, infatti, afferma che āĆØ vietato ai cittadini maschi tra i 16 ed i 60 anni di uscire dai confini dellāUcrainaā.
āTi ho detto una bugia ā le parole che la donna ci traduce tra le lacrime ā non arrabbiarti per favore, giĆ papĆ mi ha ripreso duramente dicendomi che ho sprecato la possibilitĆ di tornare in Italia. Perdonatemi, non arrabbiatevi, non far preoccupare Antonio, nonna Maria e Francesco (il marito, la suocera e lāaltro figlio di Lyudmyla, ndr). Io adesso sono qui e metterò tutto il mio impegno per aiutare le persone più bisognose e continuare il lavoro che tu hai iniziato in Italiaā.
La donna si ĆØ occupata in questi giorni, infatti, di una raccolta di medicinali da inviare in Ucraina dopo aver ascoltato la drammatica testimonianza di una parente che ha dovuto attendere un intervento chirurgico perchĆ© non cāerano garze e altri medicinali negli ospedali. Paolo, dunque, ha annunciato lāintenzione di rimanere e prestare aiuto a quanti in queste ore hanno necessitĆ .
āPensa alle mamme dei ragazzi che si trovano al fronte ā continua il messaggio ā non giudicarmi, non posso fare un passo indietro. I russi vogliono impossessarsi della nostra Patria, dove sono sepolti anche i tuoi genitori, i miei nonni. Non potevo certo tornare e veder soffrire il nostro popolo senza fare niente. Tu ora devi stare tranquilla e devi aiutarmi nel portare avanti il lavoro quiā.
Lyudmyla ĆØ in apprensione soprattutto per la possibile chiamata al fronte del giovane: āArrivato a Ternopil ha provveduto a chiamare subito le autoritĆ e a denunciarsi. Ha dichiarato che non ha mai fatto il militare, per ora non dovrebbe essere interpellato. Sappiamo bene, però, che se il conflitto dovesse proseguire e le risorse militari dovessero diminuire, potrebbe essere chiamato e preparato alle armi in poche oreā.
Per ora, dunque, si occuperĆ di supportare e aiutare i civili in questi terribili momenti. Il giovane, inoltre, si occupava di dirigere droni agricoli prima che la guerra lo portasse a lasciare il lavoro: āHo timore che se questa cosa dovesse essere scoperta Paolo potrebbe essere chiamato a fare cose molto più grandi di luiā, ha concluso la donna che, nel frattempo, porta avanti un lavoro di raccolta di beni e medicinali per tenere fede alla promessa fatta a suo figlio.
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