L’impresa, la crisi, il rapporto con i dipendenti e la strada del PIP. Sono alcuni dei temi affrontati nell’intervista a Carmine Cardinale, titolare della “Cardinale Group srl” con sede a Teggiano. Con lui abbiamo anche parlato dell’Asd Valdiano (squadra di calcio che milita in Promozione ed è al primo posto in classifica) e di politica, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.
- D. – Qual è la situazione a livello lavorativo ed imprenditoriale? La crisi si sente?
R. – “Nonostante il periodo difficilissimo, devo dire che l’azienda si difende bene. Sarà anche per via della fortuna, ma siamo riusciti a non subire più di tanto la crisi. La situazione generale è, tuttavia, difficile e temo che la ripresa non sia proprio a portata a mano. Secondo me i prossimi 15-20 anni saranno peggiori di quelli precedenti. Bisogna prima distruggere tutto per poi ricostruire. E chissà questa “guerra” quante vittime farà”
- D. – Quanti dipendenti ha? C’è stato un momento in cui ha temuto di dover fare a meno di qualcuno di loro?
R. – “Non ho mai pensato a qualcosa del genere. Ho 95 dipendenti, di cui 7-8 in esubero ma, col passare del tempo, al semplice rapporto di lavoro, subentra l’affetto ed i contatti con le famiglie. Non ce la farei a mandare a casa una persona. Voglio dormire sereno ed essere a posto con la coscienza”
- D. – Si farà la strada di collegamento con l’autostrada?
R. – “E’ una questione politica. La strada non serve solo a me e non è funzionale solo all’area PIP. Sarebbe preziosa per diversi paesi, tra cui Teggiano, Sassano e Monte San Giacomo. Chi, da fuori, arriva qui, non ha una bella immagine del territorio ed il primo impatto è fondamentale. In merito al tratto di collegamento con l’autostrada, è stato superato l’intoppo relativo al veto della Soprintendenza e ho provveduto a sollecitare personalmente la Provincia. Per il tratto relativo al centro abitato, invece, il Comune ha garantito l’intervento”
- D. – L’avventura calcistica con il Valdiano sta andando bene. Sono previsti investimenti anche per il futuro? Dove volete arrivare?
R. – “Da quando siamo partiti, siamo riusciti a restare sempre ai vertici ma è un’avventura che ci costa tanto e ci vorrebbe maggiore collaborazione. Nonostante l’esborso economico sia sempre maggiore, abbiamo preso quest’impegno e dobbiamo portarlo avanti. E’ chiaro, però che se ci fosse una compartecipazione, si potrebbe puntare a recitare un ruolo da protagonisti anche in categorie superiori. Perché anche questo è un biglietto da visita del territorio. E’ fondamentale investire nel settore giovanile e stiamo cercando di farlo al meglio. Ho cercato di dialogare con altre società sportive del posto per dar vita ad un grande progetto comune, ma senza successo”
- D. – Qualcuno ha fatto il suo nome per le prossime elezioni comunali. Solo fantasie o esiste qualche possibilità?
R. – “Se non gestissi un’azienda, ci penserei e lo farei volentieri, allo scopo di mettere a posto le cose, ma devo preoccuparmi di amministrare e custodire quello che ho. Non sono nemmeno capace di far politica, né di far promesse per poi non mantenerle. Come fanno tanti politici ed amministratori. E’ un mondo in cui domina l’ipocrisia e la malizia e sembra si sia tornati a fare la politica che si faceva 30 anni fa. Vorrei solo un’amministrazione comunale degna, che intendesse la politica come una missione”.
– Cono D’Elia – ondanews –