D. – Dottore, perchĆØ il latte materno ĆØ cosƬ importante?
R. – “Senzāaltro si deve preferire lāallattamento al seno. Il latte materno ĆØ molto più che un semplice nutrimento e varia da mamma a mamma. Per quanto la ricerca stia tentando di svelarne i segreti, la formula rimane in gran parte misteriosa. La composizione del latte materno ĆØ cosƬ complessa da rimanere in gran parte inimitabile. Infatti ĆØ un mix di nutrienti, fattori protettivi e persino di cellule staminali. Il latte materno varia da mamma a mamma a seconda del suo patrimonio genetico, dallāambiente in cui vive, di quello che mangia. Inoltre, varia di giorno in giorno e nel corso delle 24 ore. Persino le prime gocce di colostro, il liquido che precede la montata lattea, sono diverse da quelle del secondo o terzo giorno. La composizione del latte materno cambia anche durante la singola poppata: allāinizio ĆØ più abbondante e leggero poi diventa più denso e calorico. Pertanto gli esperti danno un solo consiglio: allattare al seno il più possibile”
- D. – Da sempre ci sono dei dubbi in merito: non dovrebbe essere naturale optare per lāallattamento al seno? Quali sono i motivi che porterebbero ad optare per quello artificiale?
R. – “Fatta la premessa sui vantaggi dellāallattamento materno, bisogna dire che in taluni casi ĆØ necessario ricorrere allāallattamento artificiale utilizzando latti adattati. Sicuramente le cause principali che fanno ricorrere allāallattamento artificiale sono materne e nella stragrande maggioranza dei casi sono dovute ad una effettiva produzione di latte. In questi anni, secondo la mia esperienza, ĆØ maturata nella stragrande maggioranza delle donne la consapevolezza nel voler allattare il proprio figlio; purtroppo, però, per svariati motivi alcune non ci riescono del tutto. Vi sono, poi, i casi che ne controindicano la pratica. Si distinguono cause materne come: malattie infettive acute o croniche come epatiti, tubercolosi, hiv, facilmente trasmissibili al bambino. Lāallattamento materno ĆØ controindicato anche in presenza di gravi cardiopatie materne, oppure di nefropatie acute o croniche (il controllo alimentare rischia di pregiudicare lāapporto proteico necessario e utile per il neonato).
Stesso discorso in presenza di turbe psichiche. Lāallattamento va sospeso anche in presenza di spiccata ipogalattia (mastiti). Lāallattamento naturale ĆØ controindicato anche nel caso in cui la madre assume farmaci antidepressivi, antiretrovirali o ĆØ sottoposta a terapia antineoplastica con chemioterapici e\ o a radioterapia. Talvolta lāallattamento naturale non viene praticato per cause patologiche legate al neonato come: malformazioni della bocca e del naso, allergia al latte, ittero da latte materno e galattosemia che ĆØ una rara patologia metabolica ereditaria caratterizzata da malfunzionamento degli enzimi deputati al metabolismo del gattosio. Se si opta per unāallattamento artificiale, bisogna farlo con serenitĆ e senza sensi di colpa, a mio avviso. I latti adattati, infatti, consentono una crescita equilibrata al neonato. Lāimportante ĆØ che la famiglia sia serena”
- D.- Allattare a richiesta o ad orario? E a che etĆ svezzare?
R. – “Si consiglia lāallattamento a richiesta, fermo restando che nelle prime settimane il bambino deve crescere ad una media superiore ai 130 grammi a settimana. E ā importante che il bambino riposi bene, non presenti segni di eruzioni e\o pomfi cutanei e non soffra di diarrea oppure sia stitico. Lo svezzamento, intorno al 5° mese di vita”.
– Claudia Monaco – ondanews –