Prende le distanze e si dissocia dalla frase razzista apparsa sullo striscione difronte al centro di accoglienza immigrati, anche l’assessore del comune di Sicignano degli Alburni Gerardo Quintiero.
Lo striscione con scritto “immigrazione morte dei popoli” firmato dal partito Forza Nuova, apparso giovedì, in Località Paccone, è stato rimosso ieri. La frase razzista, con netto riferimento ai 150 immigrati ospiti del centro di accoglienza “Park Hotel” di Sicignano degli Alburni, ha scatenato indignazione e polemiche tra cittadini e politici.
“Mi dissocio dalle dichiarazioni di Forza Nuova, ma quella frase è offensiva per extracomunitari e italiani – spiega Quintiero – Sicignano degli Alburni è il paese dell’accoglienza e noi diciamo NO al razzismo”.
Il comune di Signano si è sempre distinto nell’accoglienza dei migranti, circa due anni fa infatti, l’amministazione guidata dall’ex sindaco e avvocato Alfonso Amato, attribuì la cittadinanza onoraria all’ex ministro Celicie Kyenge.
Sicignano è divenuto il simbolo dell’integrazione e anche la squadra di calcio US Sicignano annovera tra gli altri, due giovani ganesi come migliori giocatori.
E sulla vicenda degli arresti dei tre immigrati accusati di aggressione nei confronti di un capotreno, Quintieri chiarisce: “La legge faccia il suo corso, chi sbaglia deve pagare”.
E ricorda: “Anche gli italiani hanno emigrato negli Usa e nel nord Europa, non dimentichiamo la storia e rispettiamo gli altri popoli”.
– Mariateresa Conte –
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15/01/2016 – Sicignano degli Alburni: frasi razziste contro gli immigrati ospiti del “Park Hotel”
Il sindaco ha espresso una opinione totalmente
condivisibile.
Gli italiani sono, e sono stati emigranti ed hanno
subito pesanti discriminazioni ed ingiustizie;
a tal proposito se qualcuno avesse dei dubbi vada ad
analizzare, per esempio, la storia dell’emigrazione
italiana negli USA, costellata di soprusi culminati in
numerosi casi di linciaggio nei confronti di nostri
connazionali accusati falsamente di crimini mai
commessi, come ad esempio la vicenda di Sacco e
Vanzetti.
Purtroppo la società italiana “dimentica” tutto ciò
perché ignorante e perché, visto il momento socio-
economico drammatico, irrazionalmente cerca
dei “capri espiatori” per la situazione di disagio che
stà vivendo, e trova il “colpevole” in colui che
è “diverso” che “non si conosce”, sgravandosi,
quindi, delle proprie responsabilità.
Perché, non dimentichiamolo, il senso di insicurezza
che pervade la ns esistenza è cagionata dal
fallimento della politica che non ha saputo appagare
dignitosamente le più elementari esigenze della
collettività a fronte della profusione di ingenti risorse
economiche, ed i politici sono scelti dagli elettori,
dagli italiani non certo dai migranti