
All’incontro hanno preso parte il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, in rappresentanza dell’ordine forense di Sala Consilina l’avvocato Gherardo Cappelli, l’avvocato Angelo Paladino per il Comitato Pro Tribunale e diversi rappresentanti politici, tra questi gli onorevoli Tino Iannuzzi e Simone Valiante ed il consigliere regionale Donato Pica.
“L’audizione – ha spiegato l’avvocato Paladino – è durata circa un’ora, siamo stati ascoltati con attenzione dai componenti della Commissione Ministeriale ai quali abbiamo consegnato numerosi documenti in aggiunta a quelli già in loro possesso per dimostrare l’inadeguatezza della struttura di Lagonegro. Abbiamo presentato un dossier fotografico che dimostra ancora la presenza dell’archivio e di numerose suppellettili nella struttura di Sala Consilina che oggettivamente non potranno mai entrare in quella di Lagonegro”.
Nel corso dell’audizione la delegazione ha ribadito la richiesta di rivedere la posizione di Sala Consilina riaprendo il tribunale e allargando la competenza ad alcuni comuni che ora fanno capo alla sezione distaccata di Eboli. In alternativa è stata fatta la proposta di invertire le cose riaprendo Sala e chiudendo Lagonegro con il suo accorpamento al tribunale valdianese. Rimane quindi accesa la speranza di poter far tornare in vita il tribunale del principale comune del Vallo di Diano dopo la soppressione e il contestuale accorpamento al presidio giudiziario di Lagonegro attuato lo scorso 13 settembre in base a quanto previsto dalla riforma della geografia giudiziaria. L’audizione di oggi rientra nell’ambito dell’analisi dello schema di decreto legislativo che dovrà rivedere le disposizioni dei precedenti decreti sulla funzionalità degli uffici giudiziari.
“L’incontro avuto questo pomeriggio – ha dichiarato il consigliere regionale Donato Pica componente della delegazione partita da Sala Consilina – è servito a chiarire aspetti e circostanze che meritano doverosi approfondimenti”.
– Erminio Cioffi – ondanews –