Le proteste legate alla soppressione del tribunale di Sala Consilina e le azioni attualmente in atto per verificare la regolarità delle procedure adottate per l’aggregazione dello stesso al presidio di Lagonegro, hanno visto e vedono coinvolti, tra gli altri, amministratori, consiglieri comunali, avvocati e cittadini, in gran parte di Sala.
La lotta disperata per scongiurare il trasferimento della struttura, infatti, ha registrato, in primo luogo, la partecipazione (come è normale che fosse) del centro capofila del Vallo di Diano e dei suoi rappresentanti. Tra essi si sono distinti per vigore, presenza e attivismo il sindaco, Gaetano Ferrari, l’avv., nonché capogruppo di minoranza consiliare, Angelo Paladino e Giuseppe Colucci, portavoce del Comitato “pro tribunale”. La “battaglia”, quindi, ha visto in prima fila gli ultimi 3 sindaci di Sala, compreso l’attuale.
I tre, con l’apporto dei manifestanti, hanno mostrato collaborazione ed unità d’intenti. E hanno messo apparentemente da parte, forse solo per l’occasione, le proprie riserve nei confronti degli altri.
Come non ricordare, al riguardo, le schermaglie, in occasione dei consigli comunali tra il sindaco e Paladino e gli attacchi, a volte alquanto duri, di quest’ultimo nei confronti del primo cittadino!? Insomma, ognuno si è legittimamente conquistato il proprio spazio, gestendolo in base al ruolo recitato ed alla relativa carica al fine di raggiungere il comune obiettivo.
Non si sa ancora cosa accadrà il prossimo anno (elezioni comunali), né chi si proporrà per amministrare il paese, anche se alcune voci vorrebbero Ferrari, Paladino e Colucci (il sindaco per forza di cose essendo uscente) protagonisti, in modo diretto o indiretto. E lo spirito di collaborazione, che contraddistingue la battaglia per il foro salese, potrebbe lasciar spazio ad altro.
La lotta disperata per scongiurare il trasferimento della struttura, infatti, ha registrato, in primo luogo, la partecipazione (come è normale che fosse) del centro capofila del Vallo di Diano e dei suoi rappresentanti. Tra essi si sono distinti per vigore, presenza e attivismo il sindaco, Gaetano Ferrari, l’avv., nonché capogruppo di minoranza consiliare, Angelo Paladino e Giuseppe Colucci, portavoce del Comitato “pro tribunale”. La “battaglia”, quindi, ha visto in prima fila gli ultimi 3 sindaci di Sala, compreso l’attuale.
I tre, con l’apporto dei manifestanti, hanno mostrato collaborazione ed unità d’intenti. E hanno messo apparentemente da parte, forse solo per l’occasione, le proprie riserve nei confronti degli altri.
Come non ricordare, al riguardo, le schermaglie, in occasione dei consigli comunali tra il sindaco e Paladino e gli attacchi, a volte alquanto duri, di quest’ultimo nei confronti del primo cittadino!? Insomma, ognuno si è legittimamente conquistato il proprio spazio, gestendolo in base al ruolo recitato ed alla relativa carica al fine di raggiungere il comune obiettivo.
Non si sa ancora cosa accadrà il prossimo anno (elezioni comunali), né chi si proporrà per amministrare il paese, anche se alcune voci vorrebbero Ferrari, Paladino e Colucci (il sindaco per forza di cose essendo uscente) protagonisti, in modo diretto o indiretto. E lo spirito di collaborazione, che contraddistingue la battaglia per il foro salese, potrebbe lasciar spazio ad altro.
– Cono D’Elia – ondanews –