La tutela dellāambiente e della sua biodiversitĆ ĆØ diventata unāesigenza di primaria importanza e rappresenta una scelta strategica per la pianificazione territoriale. E sempre più spesso associazioni di volontariato ed aziende private si uniscono in azioni tese alla salvaguardia dellāambiente. Eā il caso del āCampo Orsoā in Abruzzo, precisamente nelle Gole del Sagittario, una riserva regionale protetta di interesse comunitario, che ha registrato un grande successo, interessando molto anche la stampa nazionale. Il progetto, realizzato dal WWF insieme a COOP Distretto Tirrenico grazie ai proventi dellāalbum di card collezionabili āSalva il tuo Pianetaā, ha avuto lāobiettivo di garantire una convivenza più serena tra lāuomo e l’orso. In prima linea, impegnata nellāiniziativa, anche una biologa attivista WWF di Pertosa Monia Russo, che ci ha raccontato la sua esperienza.
- D. – Quando hai deciso di aderire al WWF e perchĆ©?
R. ā āHo sempre avuto la passione per lāambiente e gli animali, tantāĆØ che ho approfondito questo interesse durante i miei studi universitari. Solo da qualche anno ho iniziato a partecipare alle iniziative WWF e mi sono iscritta a questa associazione per poter āmettere in campoā la mia volontĆ di contribuire a realizzare un progetto di tutela delle specie a rischio estinzione. CosƬ, da attivista WWF, ho finalmente preso parte ai campi per la salvaguardia delle tartarughe, in estate, e per quella dellāorso bruno marsicano, nel mese di novembre. I campi WWF riuniscono tanti volontari, da tutta Italia e dallāestero, che si incontrano in una sede comune per condividere un progetto di tutela dellāambiente e della biodiversitĆ . CāĆØ lāopportunitĆ di imparare sul campo ma anche di relazionarsi con altre persone, perciò sono delle esperienze positive sia dal punto di vista sociale che da quello di utilitĆ ambientaleā
- D. – Raccontaci la tua esperienza, Campo Orso da attivista
R. ā āEā stata una bellissima esperienza. Pochi sanno che ad oggi lāorso bruno marsicano rappresenta uno degli animali più minacciati del patrimonio italiano di biodiversitĆ ed a serio rischio di estinzione. Purtroppo, l’elevata mortalitĆ causata dallāuomo, con investimenti stradali, bracconaggio e avvelenamento, si somma a quella naturale. Il āCampo Orsoā ĆØ nato per salvare questa popolazione animale. In concreto, noi volontari abbiamo āstudiatoā i sentieri frequentati dagli orsi e li abbiamo resi più agevoli, occupandoci di risanare i frutteti (perlopiù alberi di mele, pere e ciliegie) che rappresentano una fonte alternativa di cibo per loro. In questo modo, si evita che lāorso per cibarsi si avvicini, appena svegliato dal letargo invernale, a coltivazioni, allevamenti e centri abitati, rischiando la vita o arrecando problemi e rendendo più serena la convivenza tra lāuomo e lāorso. Tra lāaltro, questa specie di animale (lāunica presente in Italia) non ĆØ di grandissima taglia e non ĆØ aggressivo, ma occorre tutelarlo ed evitare occasioni in cui potrebbe diventarlo, magari vendendosi attaccato dallāuomoā
- D. – Cosa ti ha colpito di questa avventura e cosa āhai portatoā a casa?
R. ā āCome delle persone completamente sconosciute e con vite diverse lasciamo tutto a casa per dedicarsi a costruire qualcosa di importante con poco. A costo zero, infatti, tanti volontari lavorano insieme, mettendosi in discussione ed occupandosi di tante mansioni, anche in condizioni difficili come lāalta montagna. Quindi, mi ha colpito molto la capacitĆ di creare legami duraturi in un contesto di collaborazione e condivisione di momenti belli e a volte duri. Lo spirito che spinge me e i miei amici Wwf ĆØ la tutela dellāambiente, una cosa meravigliosa che ci permette di vivere e va salvaguardataā
- D. – Animali, ambiente e Vallo di Diano. CāĆØ bisogno di WWF anche qui?
R. ā āQui Wwf potrebbe fare tanto. Organizzare ad esempio gruppi di volontario con lo scopo di risolvere alcune problematiche (ad esempio ripulire delle aree dai rifiuti e pulire lāambiente). Va stimolata lāattivitĆ di gruppo e data la possibilitĆ a tutti di partecipare perchĆ© davvero lāunione fa la forza. Occorre coinvolgere delle persone che hanno delle idee e voglia di fareā
- D. – Cultura sociale e animali. Cosa manca?
R. ā āBisogna ancora fare tanto sul fronte del rispetto della natura e degli animali, che a volte sono visti come oggetto di disturbo. Rispetto alla flora e alla fauna noi uomini pensiamo di essere infallibili. Ma non ĆØ cosƬ, da soli non siamo niente. Lāessere umano non ĆØ invincibile. Perciò dobbiamo diffondere più consapevolezza di questoā
- D. – Consigli per chi decide di intraprendere unāesperienza come la tua? Cosa fare? Chi contattare?
R. ā āPer chi vuole fare esperienze come questa, basta visionare i siti di associazioni (come Wwf, Legambiente) o enti ambientalisti ed utilizzare la rete, ad esempio face book che ti aggiorna di tutte le iniziative. Da qui, prendere contatti. Non ĆØ obbligatorio iscriversi alle associazioni per partecipare ai campi di volontariato o alle āvacanze naturaliā. Ovviamente, bisogna informarsi bene: alcune esperienze sono gratuite, altre a pagamento ma tutte hanno comunque delle regole e delle responsabilitĆ . Il mio consiglio poi ĆØ quello di partire con un sorrisone e non mettere nella valigia troppe aspettative, sapersi adattare e collaborare ma anche divertirsiā
- D. – Progetti per il futuro?
R. ā āSono in contatto con WWF Salerno. Vorrei impegnarmi in progetti con le scuole per sensibilizzare i bambini su questi temi. Poi, parteciperò a delle iniziative di beneficienza per WWF ma mi tengo anche pronta per qualsiasi s.o.s. volontariato, vista anche lāalluvione in Sardegnaā.
– Francesca Caggiano – ondanews –