Aumenta il numero degli indagati nell’inchiesta “Kamaraton” che lo scorso maggio ha portato i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno e della Compagnia di Sapri con la collaborazione dei militari della Stazione di Camerota guidata dal Maresciallo Francesco Carelli, a dare esecuzione a 12 misure cautelari emesse dalla Procura di Vallo della Lucania nei confronti di politici, amministratori e imprenditori che dal 2012 al 2017 hanno operato nel Comune di Camerota.
Un’inchiesta che vede coinvolte oggi altre diciassette persone, raggiunte in questi giorni dall’informazione di garanzia per reati commessi a vario titolo e iscritte dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Vallo della Lucania Vincenzo Palumbo nel registro degli indagati.
Nello specifico gli indagati risulterebbero essere Alessandro Di Rosario in qualità di responsabile dei lavori pubblici dal 2012 in poi, Ciociano Antonio, Comandante dei Vigili Urbani del Comune di Camerota, Raffaella di Bello appartenente al Corpo di Polizia Municipale, Lina di Lello responsabile legale della società SOGET Spa che all’epoca dei fatti si occupava della gestione dei rifiuti urbani, Paolo Desiderio dipendente della medesima società, Antonio Reda dipendente del Comune insieme a Gerardo Vicente Di Napoli impiegato fino al Maggio del 2016 presso l’Ufficio Anagrafe e spostato successivamente presso la Segreteria Affari Generali, Sergio Gargiulo, Segretario Comunale, Alfonso Esposito Presidente del Consiglio comunale, Orlando Laino, Assessore all’Ambiente all’epoca dei fatti e attualmente consigliere di minoranza, Domenico Ciorciaro consigliere di maggioranza passato successivamente all’opposizione e Marco Garofalo ex Assessore.
A questi nomi vanno aggiunti due imprenditori, Sabino Festa e Gabriele Gagliotta, due avvocati Giuseppe Amorelli e Marco Colucci e infine Mattia Del Duca fratello dell’ex Vicesindaco e Presidente della società portuale di Camerota.
– Maria Emilia Cobucci –
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