2200 Euro è questa la cifra, denaro pubblico, che quasi certamente è stata “buttata” alle ortiche per colpa di un “modem router” (un apparecchio utilizzato per la connessione ad internet) che rende particolarmente complicata la “vita” di chi lavora nell’ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina.
Cosa c’entrano i 2200 Euro con il router ? Ecco la spiegazione: da inizio luglio gli uffici del Giudice di Pace sono stati trasferiti dalla struttura di proprietà privata in via Mezzacapo, nei locali, di proprietà pubblica dove fino al 2013 era allocato il tribunale. Prima del trasloco era stato comunicato al proprietario dell’immobile il rilascio dello stesso entro la fine di giugno. Ed in effetti così è stato, il trasloco è stato fatto nei tempi previsti. Tutto, anzi quasi tutto, è stato spostato nell’ex tribunale tranne una cosa, il router. Questo apparecchietto, collegato alla linea telefonica è fondamentale, necessario, imprescindibile, per poter formalizzare le iscrizioni a ruolo delle cause e inserirle nel sistema informatico che assegna anche in automatico il giudice che dovrà occuparsi della causa iscritta.
Da oltre un mese, questo router, si trova ancora nei locali di via Mezzacapo, e non è ancora chiaro di chi sia la colpa. Da quanto si sa, la richiesta di intervento di un tecnico autorizzato dal Ministero della Giustizia è stata già fatta da tempo, ma del tecnico ancora non si hanno tracce. Ciò porta due conseguenze, una di carattere economico e una di carattere pratico.
Quella economica riguarda il pagamento del canone di locazione di 2200 Euro che il proprietario dell’immobile ha il diritto di chiedere anche per il mese di luglio visto che i locali non sono ancora tornati nella sua disponibilità. Quella di carattere pratico riguarda invece il lavoro degli impiegati dell’ufficio giudiziario che invece dopo aver fatto le iscrizioni a ruolo delle cause in “modalità” cartacea presso il nuovo ufficio, a fine giornata lavorativa devono recarsi nell’ex ufficio di via Mezzacapo dove, una volta collegato un pc al router effettuano l’inserimento di tutte le cause nel sistema informatico.
– Erminio Cioffi –
L’ASL è morosa nei confronti dei proprietari dei locali di via Pozzillo. Il canone di locazione non viene pagato dall’ASL da circa 3 anni. Se poi lei ha notizie diverse saremo ben lieti di pubblicare la documentazione in suo possesso. Lei sa che da un anno circa c’è lo sfratto nei confronti dell’ASL ? Quindi prima di parlare di scandalo e fare illazioni si informi.
E’ uno scandalo questo spreco di denaro PUBBLICO,ovvero pagare il FITTO per un locale VUOTO.Perchè NESSUNO parla dello scandalo,decisamente più grande, del FITTO che si contina a PAGARE ,chissà per quanto tempo ancora, per i locali privati del Distretto Sanitario in via Pozzillo, visto che NON si sa quando avverrà il trasferimento presso l’ex Tribunale?