Ci sarà domani, giovedì 18 giugno alle ore 14, la proclamazione di Vincenzo De Luca a Presidente della Regione Campania.
L’Ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli, alla presenza dei rappresentanti di lista, ha comunicato ufficialmente l’atteso passaggio che avverrà nella Sala Arengario del Tribunale di Napoli.
La proclamazione del vincitore delle elezioni regionali dello scorso 31 maggio è un momento decisivo e atteso vista la spada di Damocle che pende sulle sorti del neo Governatore. De Luca, infatti, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, potrebbe essere sospeso per effetto della Legge Severino oppure, molto più probabilmente, la sospensione ci sarà soltanto in seguito all’insediamento del consiglio regionale.
E intanto giungono delle esternazioni del premier Matteo Renzi che seguono ai risultati degli ultimi ballottaggi e fanno leva sull’attuale utilità dello strumento tipicamente dem delle primarie. “Una cosa è certa: le primarie sono in crisi. Dipendesse da me, la loro stagione sarebbe finita – dichiara Renzi – Casson, Paita, De Luca, Emiliano, Moretti. Io in quelle scelte non ho messo bocca“.
Bisogna quindi attendere la proclamazione di domani e quelle che potrebbero essere anche le direttive del caso provenienti dal Governo per sapere se a Vincenzo De Luca verrà concessa la possibilità di comporre la sua Giunta prima di essere sospeso.
– Chiara Di Miele –
Solamente chi ha poca dimestichezza con la pubblica amministrazione si strappa le vesti per una condanna di cui all’art. 323 del c. p. (ab uso d’ufficio). Ciò non toglie che la legge 31.12.2012, n. 235 “Severino” va comunque applicata, ma non ci troviamo innanzi a un “Totò Riina”. Vincenzo De Luca è persona onesta e decorosa e governerà la Campania perché sarà la Consulta a correggere l’art. 11 della citata legge. “Impresentabili” sono chi ha ricevuto nel 2010 la Campania all’ultimo posto tra le Regioni italiane e ce la restituisci all’ultimo posto nel 2015.
Sinceramente mi fa un certo effetto (sicuramente non piacevole) leggere: “…nella Sala Arengario del TRIBUNALE di Napoli” e poi “Condannato”. C’è uno stridore che confonde e crea l’amaro in bocca…
Per quanto riguarda Renzi, che delusione! Non so perché mi ricorda Pilato…