LāAssociazione “La Rubrica delle Mamme” scrive al Dirigente del Distretto Sanitario 72, Pasquale Vastola, e al Dirigente dei Servizi sanitari di base, Antonio Chiurillo perĀ le innumerevoli criticitĆ afferenti al profilo dei servizi sanitari che avversano il Vallo di Diano.
“Lāaccesso alla sanitĆ pubblica, nel nostro territorio, ĆØ ormai divenuto una chimera. Strumentistiche assenti, file dāattesa interminabili. Tanto ĆØ stato fatto ma tanto, ancora, cāĆØ da fare. La chiusura del punto nascita di Polla pende sulle nostre teste come una spada di Damocle e, nonostante gli sforzi, si accompagna ad una generale sfiducia di chi il Vallo di Diano lo vive e ne subisce i tanti disservizi – scrive l’Associazione – Non abbiamo intenzione di tediare chi ci legge con unāelencazione analitica dei tanti problemi che le famiglie, a diverso titolo, si trovano ad affrontare sin dal primigenio momento in cui decidono di essere famiglia ma non possiamo più tacere innanzi agli enormi disservizi che, in particolare, la parte nord del Vallo di Diano sta subendo. In rappresentanza delle tante mamme e dei tanti papĆ che si ritrovano, quotidianamente, a combattere contro un servizio di assistenza sanitaria pediatrica di base quasi completamente assente e inesistente.
Vi chiediamo ufficialmente di intervenire per quanto ĆØ nel vostro potere affinchĆ© il perdurare della criticitĆ cessi. Da diverso tempo, oramai, ci vengono segnalati pediatri irreperibili, telefoni che squillano a vuoto e ricorsi al Pronto Soccorso di Polla o perchĆ© i genitori non hanno alternativa o perchĆ© vengono addirittura qui rimandati con un evidente sovraffollamento del servizio di primo soccorso nonchĆ© con un chiaro aggravio del rischio di contagio sia per i piccoli pazienti che vi giungono sia per i pazienti giĆ presenti, dal momento che lāemergenza pandemica non può dirsi finita”.
“Il Vallo di Diano ĆØ quotidianamente sottoposto a una spaventosa erosione dei servizi essenziali che vengono costantemente negati alle persone. Non ĆØ accettabile che non si riesca a ricorrere ad un pediatra di base e bisogna rivolgersi a pediatri privati per ottenere una visita, un consulto. E dire che la maggior parte delle famiglie si riferisce ai pediatri solo in casi di reale necessitĆ – aggiungono le rappresentanti – Non tutte le famiglie hanno la possibilitĆ di rivolgersi ad un professionista privato. Ma tutte le famiglie hanno il sacrosanto diritto che venga garantito il diritto alla salute costituzionalmente garantito da uno Stato che, tra i migliori al mondo, prevede per i suoi cittadini lāaccesso gratuito alle cure. Peccato che nel Vallo di Diano questo accesso sia praticamente negato!
Non sappiamo quali possono essere le motivazioni che sottendono un simile disservizio e, pertanto, rivolgiamo caldamente un appello affinchĆ© vi attiviate per garantire un libero e sereno accesso alla sanitĆ pubblica da parte di tutte le mamme e i papĆ del territorio ed evitare, che ancora una volta, il Vallo di Diano sia depredato di un servizio essenziale, ad incentivo di chi in questo territorio continua a crederci e spera che qualcosa di buono ne possa sempre derivare”.