
Che tristezza! Lo scoramento mi assale giĆ al solo leggere il titolo del libro āCampania, Terra di veleniā scritto da due grandi scienziati: il Prof. Antonio Giordano ed il Prof. Giulio Tarro.
Il titolo ĆØ lāestrema sintesi di una realtĆ rilevata, analizzata, studiata e riportata, con particolare attenzione alla nefasta ricaduta sulla salute del presente e, con portata ancora più allarmante, su quella del futuro.
La vastissima competenza nei campi dello studio, della ricerca e delle scoperte ānel mondo della virologia e del cancro in particolare- unitamente al loro rigore scientifico, non ci lasciano spazio a riserve mentali. Le cose riportate nel libro sono, purtroppo, veritĆ scientifiche.
Che tristezza! La āCampania Felixā di una volta, la āProsperosa Campaniaā (lāāAger Campanusā) caratterizzata da risorse naturali uniche, che il mondo cāinvidiava, ridotta, negli ultimi decenni, a pattumiera dāItalia. La nostra fertilissima regione ĆØ diventata una discarica di tutte le porcherie provenienti dalle aree più industrializzate. La nostra terra ĆØ diventata, insomma, terra di veleni che alterano in negativo la qualitĆ della vita, lāaccorciano a causa di conseguenti patologie incurabili e non ĆØ escluso che la modifichino nella sua formazione embrionale.
Sabato, 2 marzo, dunque, nel Palazzo di CittĆ di Battipaglia, si ĆØ tenuta, promossa dal Centro Campano di Cultura āLuigi Francavillaā, una conferenza avente per tema āLa Ricerca Scientifica ĆØ Vitaā. Relatori eccezionali sono stati, appunto, gli Autori del libro che, nella circostanza, hanno anche presentato allāattentissimo pubblico.
Sia il Prof. Antonio Giordano docente presso il Dipartimento di Patologia Oncologica dellāUniversitĆ di Siena, e Presidente della Sbarro (Istituto per la ricerca sul cancro) presso lāUniversitĆ di Philadelphia ā Stati Uniti dāAmerica-, che il Prof. Giulio Tarro, giĆ Professore di Virologia e Oncologia dellāUniversitĆ di Napoli, Primario emerito dellāospedale āD. Cotugnoā, Assistente e āfiglio scientificoā del famosissimo Albert Bruce Sabin (scopritore del vaccino contro la poliomielite ), ricercatore del C.N.R. presso il Centro Studi sul Cancro di Cincinnati ā Stati Uniti dāAmerica-, hanno, da pari Loro, trattato la tematica in maniera coinvolgente ed accessibile a tutti.
Ne ĆØ venuto fuori un quadro, a dir poco, preoccupante che diventa angosciante nellāipotesi di sommatoria di effetti ambientali ed alimentari compromessi.
Io mi onoro della Loro stima e amicizia e, forte di tanto, ĆØ mia intenzione concretizzare il formale invito che ho giĆ espresso, di venire a Montesano per una valutazione, alla luce della Loro scienza ed esperienza, delle conseguenze sanitarie ed ambientali attuali e future relative allāeventuale installazione della mega-centrale elettrica.
Ho riscontrato una pronta disponibilitĆ ma il tutto devāessere concertato tenendo presenti i Loro impegni in Italia ed allāestero e semprechĆ© il Comitato āNo Centraleā e le Istituzioni locali (in primis i Sigg.ri Sindaci) concordino e colgano la portata di tale, eventuale, opportunitĆ ai fini della conoscenza scientifica e del peso politico a favore della lotta.
I lavori sono stati coordinati dal Presidente del Centro Campano di Cultura āLuigi Francavillaā, il Prof. Maestro Giovanni Paracuollo che ha evidenziato, con dire affabulante, le soverchierie vecchie e nuove del Nord dellāItalia nei riguardi del Mezzogiorno: ruberie e forma di colonialismo appena dopo lāunitĆ del Paese, lāegemonia industriale e lāuso di āpattumieraā delle scorie tossiche che ha fatto delle nostre terre in tempi più recenti. Ha esortato a prendere coscienza delle nostre potenzialitĆ e farle pesare (non ultima quella dei consumi di beni e servizi che, ha auspicato, siano sempre più rivolti verso fornitori nostrani).
Chi scrive, invitato a parlare, ha sostenuto che la spiegazione di tanta offesa alla nostra Terra ĆØ più semplice di quanto possa sembrare. Siamo portati a rimuoverla perchĆ©, altrimenti, ci sentiremmo colpevoli. Colpevoli di latitanza, sudditanza, servilismo, opportunismo. Tutto ciò ĆØ potuto accadere perchĆ© tutti (o quasi), nel corso degli ultimi decenni ci siamo lasciati prendere da un dolce torpore oppiaceo o da una vile incapacitĆ di esporci e contrastare disegni perversi diventando, magari, āantipaticiā o āscomodiā. Troppo a lungo si ĆØ voluto rimanere nellāaccogliente guscio dellāindividualismo, indisturbati e magari anche coccolati, lasciando il passaggio libero a potenti, prepotenti, lestofanti, approfittatori, arrivisti che, per la loro indole e particolarmente per la libertĆ di azione, hanno assunto e praticato comportamenti spregiudicati attentando alla Natura e quindi alla vita.
Nonostante il quadro per niente rassicurante che ĆØ venuto fuori dalle illuminate relazioni sullo stato del nostro territorio, ritengo che lāincontro sia stato edificante. Alle 20,40 non cāera gran voglia di andare via. Questo fatto fa ben sperare.
Eā mancata la presenza (come, del resto, anche in altri incontri aventi per tema argomenti riguardanti lāUomo, la Natura, la Vita), sebbene di un solo prete⦠eppure mai come in questi frangenti si avverte il bisogno di un aiuto, di una buona guida spirituale, di un punto di riferimento certo.
(Per la veritĆ , a Pace del Mela, in Sicilia, in una lotta sostanzialmente simile a quella ingaggiata a Montesano contro la stessa Terna, padre Giuseppe Trifirò, parroco āNO TERNAā ha scritto ai cittadini della Valle del Mela, āNon andate a votareā)⦠ma quel Parroco ĆØ lontano da Montesanoā¦
Meno male che ci siete almeno Voi, Testata libera e coraggiosa, che ci fate NON dispiacereā¦. Grazie!
Mario Senatore