Il monumento dedicato alla memoria di Massimo Casalnuovo è stato installato senza autorizzazione ed inoltre la giunta comunale, presieduta dal sindaco Elia Rinaldi, non era a conoscenza della presenza della targa posta alla base dell’opera e pertanto ignorava anche il contenuto del testo inciso sulla stessa. E’ quanto emerge dal contenuto di una delibera, datata 6 ottobre 2015, della giunta del piccolo comune valdianese. Delibera che porta la firma del primo cittadino e redatta per formalizzare l’accettazione della donazione del monumento realizzato da Arturo Ianniello.
Il monumento in questione, installato in località San Donato lo scorso 22 Agosto, è stato oggetto di una forte polemica per una parte della frase riportata sulla targa posta sulla base dello stesso. Nello specifico le parole finite nell’occhio del ciclone sono “vittima di una ingiustizia”. Parole riferite alla morte del giovane di Buonabitacolo e che avevano scatenato la reazione dell’avvocato Renivaldo Lagreca, difensore del maresciallo dei Carabinieri Giovanni Cunsolo, finito sul banco degli imputati per la morte del 21enne e assolto in primo grado dall’accusa di omicidio preterintenzionale perché il fatto non sussiste (ora è in corso il processo di Appello).
Il giovane è deceduto il 21 agosto 2011 in seguito alla caduta dallo scooter sul quale stava viaggiando, caduta avvenuta nei pressi di un posto di controllo dei Carabinieri. Il sindaco nella delibera scrive testualmente che “sulla scultura veniva apposta, altresì, una targa commemorativa che non risultava dalla fotografia allegata alla surrichiamata istanza” inoltre sempre nella delibera viene specificato che la giunta ha “ritenuto opportuno accettare l’opera così come proposta e risultante dalla foto allegata alla istanza, ovvero senza la targa commemorativa apposta”.
Sempre nella delibera si legge che il monumento in questione era stato collocato in località San Donato senza alcuna autorizzazione, quindi a distanza di 19 giorni dalla sua installazione “con una ordinanza del 9 settembre 2015 – si legge nell’atto deliberativo – il Responsabile dell’Area Tecnica, rilevando l’assenza di provvedimenti autorizzativi per l’opera, ne disponeva l’immediata rimozione”. Rimozione che è avvenuta dopo circa 3 settimane. Lo scorso 2 Ottobre il sindaco Rinaldi aveva dichiarato a diverse testate giornalistiche che la rimozione era stata disposta “Per un lavoro di manutenzione”.
Nella delibera viene inoltre evidenziato che l’opera sarà nuovamente collocata nella medesima zona.
– Erminio Cioffi –
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