Ancora un episodio di violenza ai danni di un sanitario. Un infermiere del Pronto Soccorso dell’ospedale di Battipaglia ieri pomeriggio è stato aggredito intorno alle 17.45 da un uomo che aveva accompagnato la moglie per un dolore toracico.
La donna è stata subito assistita e pochi secondi sono trascorsi dal triage all’entrata nella sala visite.
Per motivi ancora da chiarire, come denuncia la pagina Fb “Nessuno tocchi Ippocrate”, il marito della paziente ha inveito verbalmente contro l’infermiere. Dalle parole si è passati ai fatti e l’infermiere è stato colpito con un oggetto contundente. Ha così riportato un trauma cranico e una ferita lacerocontusa.
“È inammissibile che un professionista marchi il cartellino sano e torni a casa con punti di sutura, viviamo in un Paese dove le morti sul lavoro vengono messe nei titoli dei telegiornali. Chissà perché noi che quotidianamente ci andiamo vicino alla morte non dobbiamo avere le dovute tutele e le dovute attenzioni!” denuncia il dottor Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno tocchi Ippocrate.
Atto ingiustificabile. Però ogni tanto si dovrebbe anche parlare della superficialità con cui medici ed infermieri in servizio nel meridione operano. Gli anziani degenti, se non sono assistiti nella pulizia personale dai propri familiari, se la passano male. Cosa che negli ospedali del nord non accade. Parlo per esperienza diretta (piaghe da decubito). E non mi si venga a dire che c’è carenza di personale poiché, quel poco che c’è, trova il tempo per disquisire “per ore” nella sala a loro devoluta. Perché qualche giornalista non intervista qualche paziente appena dimesso all’uscita degli ospedali locali!? Potrebbe essere un’idea….