Un monitoraggio sismico attraverso sensori di ultima tecnologia per misurare in tempo reale ogni minimo movimento del tempio meglio conservato della Magna Grecia per il Tempio di Nettuno nel Parco archeologico di Paestum.
Si tratta di un progetto che nasce da una collaborazione tra il Parco archeologico di Paestum e Velia e il Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Salerno.
Sono 14 i punti di misura realizzati con sensori di ultima tecnologia sviluppati nell’ambito della ricerca sulle onde gravitazionali, posizionati sulle parti alte dell’edificio risalente al V secolo a.C.
La precisione degli accelerometri è tale da poter registrare non solo attività sismiche ma anche l’impatto del traffico e persino del vento sul tempio. In questo modo sarà possibile verificare i cambiamenti strutturali che potrebbero diventare un rischio.
I responsabili scientifici del progetto sono Gabriel Zuchtriegel e il professore Luigi Petti. Il sistema di monitoraggio è stato progettato dall’architetto Antonella Manzo, già responsabile dell’ufficio Unesco del Parco archeologico.
Una parte dei dati è accessibile liberamente in tempo reale sulla pagina del sito istituzionale del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
– Claudia Monaco –