Nelle 13 spiagge nelle province di Caserta, Napoli e Salerno sono stati censiti un totale di 10.752 rifiuti in un’area totale di 43.900mq. Una media di 827 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa.
La plastica si attesta essere, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato, ben l’80% degli oggetti rinvenuti (8.655sui 10.752 totali) mentre ben il 62% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso, a cui è dedicato uno speciale focus.
A parlar chiaro sono anche i nuovi dati dell’indagine Beach Litter 2022 realizzata dai circoli campani di Legambiente e che l’associazione ambientalista lancia in vista del week-end dal 13 al 15 maggio di Spiagge e Fondali Puliti. “Riprendiamoci la spiaggia!”è lo slogan dell’edizione di quest’anno della storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della Penisola che vede in Campania decine di iniziative che interesseranno enti, scuole, comuni e associazioni. Tra le tante iniziative in programma sabato 14 maggio il circolo Legambiente di Battipaglia organizza insieme alla Lega Navale una iniziativa di pulizia della spiaggia mentre domenica 15 maggio a Salerno volontari di Legambiente puliranno la spiaggia del Lungomare Marconi.
Nel Salernitano sono state sette le spiagge monitorate: la spiaggia presso la foce del Sele a Capaccio Paestum, quella alla foce del fiume Tusciano a Battipaglia, l’area dunale protetta Silaris ad Eboli, la spiaggia Albatros a Pontecagnano Faiano, la spiaggia dei Pioppi a Pollica. La spiaggia di Vietri sul Mare è quella con il più alto numero di rifiuti. Segue la spiaggia del porto nel comune di Casal Velino dove sono stati rinvenuti 577 rifiuti di cui il 35% (200) è costituito da mozziconi di sigaretta. Segue poi la spiaggia alla foce del Tusciano a Battipaglia con 475 rifiuti, la spiaggia Albatros a Pontecagnano con 452 rifiuti, quella alla foce del Sele a Capaccio con 255, la spiaggia dei Pioppi a Pollica con 233 e infine Area Dunale protetta Silaris con 154.
L’associazione ambientalista offre una fotografia nitida dell’emergenza rifiuti abbandonati sulle spiagge grazie all’indagine Beach Litter, una delle più grandi campagne di citizen science dell’associazione ambientalista basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dei Circoli locali di Legambiente Campania che hanno partecipato all’iniziativa: parlano chiaro i dati dell’indagine presenti oggi e raccolti su 13 spiagge nelle province di Caserta, Napoli e Salerno. Sono stati censiti un totale di 10.752 rifiuti in un’area totale di 43.900mq. Una media di 827 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. Circa i due terzi del totale dei rifiuti ritrovati (il 62% del totale) sono rappresentati da 10 tipologie di oggetto (sulle 175 categorie totali). Al primo posto oggetti e frammenti di plastica con una dimensione compresa tra 2,5 e 50 cm (13,2% del totale), seguiti da bottiglie e contenitori in plastica per bevande (8%), tappi e coperchi in plastica (7,9%) e ancora stoviglie usa e getta (7,1%). Seguono poi gli intramontabili mozziconi di sigarette (6,9%) e i pezzi di polistirolo (dimensione 2,5-50cm) pari all’6,6%.
“L’inquinamento da plastica in mare e sulle spiagge – dichiara Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente – resta, insieme all’emergenza climatica, l’altra grande questione ambientale da affrontare con interventi e politiche mirate tenendo alta l’attenzione sul tema. Un risultato su cui ci siamo impegnati molto e che rappresenta senza dubbio un segnale positivo, in risposta all’SOS che ci lanciano le nostre spiagge anche con il monitoraggio di quest’anno. L’usa e getta in plastica, come confermato dall’indagine Beach Litter 2022, resta tra le principali cause di inquinamento in mare e minaccia per l’ecosistema marino. L’impegno deve essere ora quello di proseguire in questa direzione e lavorare sulla sensibilizzazione delle persone e sulla gestione e il riciclo dei rifiuti, altrimenti la sola messa al bando non sarà sufficiente. È necessario mettere in campo misure di contrasto alla plastica e ai rifiuti galleggianti per proteggere la bellezza dei nostri territori, diffondere cittadinanza responsabile e consapevole e incentivare il turismo sostenibile”.