
Finalmente, qualcosa si sta muovendo nel Vallo di Diano. Grazie allāAssociazione Onlus āLa stanza di Giòā di Donato Cafaro, allāAssociazione āLife Onlusā di Daniele Campanelli, grazie a coloro che credono nel progetto che prevede lāistituzione di un āOsservatorio sulla sicurezza stradaleā, ma anche grazie ai tanti giovani che, preoccupati di una probabile, eventuale, ma ancora non decisa, chiusura anticipata dei locali nel Vallo di Diano, si sono sentiti āpunti nel vivoā.
āVorrĆ dire che andremo a divertirci, a incontrare gli amici e a bere nei locali di altri comuni anche più distantiā ha risposto qualcuno. E tutti capiscono quanto ciò potrebbe comportare ancora più pericoli: il sonno, la stanchezza, lāalcool, la velocitĆ .
Purtroppo, vittime di incidenti stradali ce ne sono state troppe nel Vallo.
Dare la colpa alle condizioni del manto stradale ĆØ troppo facile e non sempre corretto.
Eā come preoccuparsi dei tragici fatti e poi andare a stappare unāaltra bottiglia di birra. Bevanda, tra lāaltro, che non fa sentire dissetato ed appagato chi beve che, pertanto, sarĆ tentato di bere ancora.
Ben venga il malcontento dei giovani che hanno diritto di divertirsi, e non solo loro, e che ora si preoccupano dellāeconomia delle nostre zone che potrebbe risentirne, se venisse adottato come provvedimento la chiusura anticipata.
Induce a riflettere amaramente la rabbia dei giovani che nel portafoglio o in un cassetto hanno la foto dellāamico o del parente che ha visto finire i suoi giorni sullāasfalto di una delle nostre strade.
Giusti gli interventi dei sindaci che discutono per trovare una strategia, ben sapendo che nessuna potrĆ mai essere risolutiva del problema.
Importanti gli interventi delle Forze dellāOrdine che sorvegliano con efficienza il nostro territorio e che, purtroppo, non tutti i giovani apprezzano, quando sono richiamati con multe e sanzioni a dimostrare un comportamento corretto e più disciplina sulle strade.
Grandi le preoccupazioni di quei genitori convinti che āĆØ meglio un figlio a casa senza patente, che una patente a casa senza più un figlioā.
Piuttosto che la chiusura anticipata, credo che sia più opportuna unāentrata anticipata dei giovani nei locali da intrattenimento che, seppure aperti, si riempiono di gioventù dopo le 23. Piuttosto che prendere in prestito lāauto da un genitore per uscire il sabato sera, i ragazzi potrebbero utilizzare autobus o pullman che, con corse notturne che al momento non esistono, facciano il giro di alcuni comuni, prevedendo le fermate vicino ai bar ed ai locali e stabilendo un orario, che non sia lāalba, per lāultima corsa.
Eā giusto che i Sindaci, le Associazioni, i giovani discutano insieme su questa problematica, ma non dobbiamo dimenticare di riflettere anche su un altro problema: āPerchĆ© alcuni giovani bevono tanto?ā
Pertanto, sarebbe utile anche una serie di incontri dei giovani con psicologi, educatori, insegnanti, oltre che con Sindaci, Associazioni ed Enti.
Forse, grazie a questa iniziativa che si potrebbe realizzare nei bar e negli stessi locali, potremmo scoprire tanto sui giovani del Vallo di Diano e riempire non solo di contenuti, di riflessioni e di consigli le loro menti, non solo di divertimento e con varie attrattive le loro tante ore libere, non solo di parole le pagine aperte su facebook, ma riempire anche di simpatia, di stima quel vuoto che molti hanno nel loro animo e che, come assetati di affetto, spesso riempiono con lāalcool, svuotando una o più bottiglie, anche acquistate nei supermercati, senza rendersi conto di quanto stiano svuotando la loro vita.
– Paola Testaferrata –