“In occasione dello sciopero dei benzinai i prezzi dei carburanti stanno registrando rialzi su tutta la rete, una circostanza che potrebbe rappresentare lāennesima speculazione a danno degli automobilisti“. Lo denuncia oggi il Codacons, che contro la serrata dei distributori ha presentato un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio.
āI rincari dei listini alla pompa delle ultime ore rischiano di arrecare un danno economico ingente ai cittadini ā spiega il presidente Carlo Rienzi ā A fronte di uno stato di necessitĆ rappresentato dallāesigenza degli automobilisti di fare il pieno di carburante per non ritrovarsi a secco nei due giorni di sciopero, gli stessi sono costretti a subire prezzi in rialzo su tutta la rete, una situazione che ancora una volta conferma tutti i nostri dubbi e le nostre denunce circa le anomalie nella formazione dei listini alla pompaā.
E proprio sullo sciopero dei benzinai sarĆ ora la magistratura a pronunciarsi: il Codacons ha infatti depositato lāannunciato esposto alla Procura della Repubblica di Roma per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio, esposto in cui si legge: āBenchĆ© lo sciopero sia un diritto costituzionalmente garantito, la protesta dei benzinai non ha nulla di sensato e di legittimo ed ĆØ assai lesiva per i consumatori giĆ vessati dallāaumento esponenziale dei prezzi dei carburanti. Uno sciopero che prevede la chiusura anche dei SELF non sembrerebbe rispettare i diritti costituzionali della persona annoverati dallāarticolo 1, comma 1, della legge n. 146/1990. Chiudere anche gli impianti SELF preclude di fatto ogni possibilitĆ per i consumatori di poter assolvere alle proprie esigenze di vita connesse alla libertĆ di circolazione. Tale sciopero sembrerebbe dunque configurare il reato di interruzione di pubblico servizio p.e.p. dallāart. 340 c.p. secondo cui āChiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolaritĆ di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessitĆ ĆØ punito con la reclusione fino a un annoā.
E infatti i trasporti costituiscono un pubblico servizio che non può in alcun modo essere interrotto. Per tale motivo e alla luce della situazione attuale appare opportuno che la Procura accerti se la protesta dei benzinai, per la durata e per le modalitĆ di attuazione, possa configurare possibili reati come lāinterruzione di pubblico servizio.
Lo stop avrĆ inizioĀ dalle 19 di oggi sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade e durerĆ fino al 26 gennaio.