Il caro energia rischia di creare seri danni alle imprese italiane. L’impennata delle quotazioni del gas, infatti, si è rapidamente trasferita sul prezzo dell’energia elettrica, facendo lievitare di molto i costi energetici delle imprese industriali. Ovviamente, il conseguente aumento delle materie prime sui mercati internazionali è ampio e diffuso.
A lanciare l’allarme è anche il Centro Studi di Confindustria, secondo cui “i rincari delle commodity, in particolare del gas e dell’energia elettrica, rischiano di bloccare le imprese”. E la crisi, se non intervengono seri e mirati provvedimenti del Governo, è pronta a colpire anche le aziende del Vallo di Diano.
“Al momento– riferisce ad Ondanews Nicola Pinto, amministratore unico della Pinto srl di Polla – possiamo certamente dire che la crisi non sarà totalmente a carico dei nostri clienti. Ovviamente, speriamo che in tempi brevi il Governo ascolti il grido di dolore che si leva da più parti ma per quanto ci riguarda siamo fiduciosi e confidiamo nelle sue scelte. Per fortuna per la nostra azienda sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico sono da sempre di primaria importanza. Il nostro impianto fotovoltaico e l’impianto di trigenerazione riescono quasi a soddisfare il nostro fabbisogno totale. Tramite queste due fonti rinnovabili che abbiamo già da tempo attivato a supporto della nostra azienda, riusciamo ad ottenere circa 600 Kilowatt che ci consentono di far fronte alla crisi energetica senza particolari problemi. Ovviamente il problema lo avvertiamo durante il lavoro notturno, nel corso del quale siamo costretti a prelevare energia dalla rete elettrica nazionale.”
Un messaggio rassicurante, quindi, per i clienti dell’azienda ubicata nella Zona Industriale di Polla, specializzata nella produzione e commercializzazione di tapparelle e frangisole, in un momento dettato da una crisi che sta costringendo, purtroppo, tantissime aziende ad abbassare la saracinesca.