Il Gruppo di opposizione al Comune di San Giovanni a Piro richiede l’integrazione all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 17 novembre sulla paventata chiusura del Punto Nascita del presidio ospedaliero di Sapri. Come tutti gli anni a novembre ritorna l’incubo per gli abitanti del Golfo di Policastro relativo alla chiusura di un fondamentale servizio. In base al Decreto Balduzzi sono soggetti a chiusura i Punti Nascita con meno di 400 parti all’anno. Negli scorsi mesi Vincenzo De Luca ha dichiarato che la Regione è stata diffidata già tre volte per la mancata chiusura dei Punti Nascita di Sapri e Polla.
“Ci saremmo aspettati un’azione congiunta da parte dei Sindaci del territorio – dichiarano i consiglieri di minoranza del Comune di San Giovanni a Piro – Giovedì 17 novembre è stato fissato il Consiglio comunale ma tra i punti all’ordine del giorno non vi è traccia del pericolo relativo alla chiusura del Punto Nascita di Sapri. Per questa ragione il Gruppo Liberi di Scegliere ha chiesto l’integrazione all’ordine del giorno proponendo al Consiglio di attivarsi sulla scia di quanto fatto dal Comune di Vibonati per richiedere alla Regione Campania una deroga al Decreto Balduzzi per il Punto Nascita di Sapri per ragioni orografiche, difficoltà di collegamento con i centri più vicini e l’aumento dei flussi turistici per diversi mesi”.
Contestualmente i consiglieri chiedono di demandare ai parlamentari eletti in provincia di Salerno di farsi promotori presso il Ministero della Salute della richiesta di modifiche al Decreto Balduzzi che ha di fatto, nel corso degli anni, comportato la chiusura di diversi Punti Nascita sul territorio nazionale.
“L’auspicio – concludono – è che un’Amministrazione come quella di San Giovanni a Piro politicamente vicina a De Luca e la presenza di un consigliere provinciale facciano la propria parte per difendere il territorio e i propri cittadini dall’ennesimo scippo“.
Anche l’opposizione consiliare di Sapri chiede al sindaco Antonio Gentile la stessa integrazione all’ordine del giorno del Consiglio. “Alla luce delle tematiche sanitarie che riguardano il nostro territorio, considerato che ripetutamente la questione riguardante l’ospedale di Sapri, la tenuta dei reparti, la presenza di personale costituiscono un tema drammaticamente vivo, muovendoci nell’ottica della tutela della salute e della difesa del presidio ospedaliero, riteniamo indifferibile e urgente riaprire la questione Punto Nascita – affermano -. Sappiamo tutti che il termine del 31 dicembre 2022 riproporrà nuovamente l’annosa questione e considerato che i requisiti previsti dal Decreto Balduzzi costituiscono una ghigliottina per tutti gli ospedali del territorio, sarebbe auspicabile muoversi verso una proposta di accorpamento del Punto Nascita di Sapri e di Vallo della Lucania in favore di Sapri, per contiguità territoriale e per facilità di vie di collegamento e comunicazione“.
I consiglieri dunque chiedono che la questione venga affrontata all’interno del prossimo Consiglio comunale, che siano date informazioni chiare ai cittadini su ciò che accadrà al Punto Nascita, che vengano assunti impegni nei confronti della cittadinanza e siano informati i cittadini se la chiusura del Punto Nascita di Sapri sia l’anticamera di ulteriori depotenziamenti.