Priscilla Salerno, la nota attrice hard originaria di Salerno, ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza della Regione Lombardia sfidando Attilio Fontana, Letizia Moratti e Pierfrancesco Majorino. A sostenere la sua candidatura che ha suscitato, come prevedibile, polemiche e curiosità, il Nuovo Partito Socialista.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente per farci spiegare le motivazioni che l’hanno portata a fare questa scelta.
- Iniziamo da dove ci siamo lasciate: la bocciatura della tua candidatura alle ultime Amministrative di Salerno a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Michele Sarno. Cos’è successo?
E’ successo che Lucio Barani, segretario del Nuovo PSI, mi ha nominata Responsabile del Dipartimento nazionale per il Nuovo PSI contro la violenza sulle donne e sui rischi del revenge porn e della rete. Da lì abbiamo iniziato un percorso, sono andata a Roma, ho iniziato a capire come andava la situazione, ho conosciuto tante persone che mi hanno sostenuta e mi hanno aiutata per creare un progetto scolastico che stiamo facendo per introdurre nelle scuole l’educazione civica sessuale e sanitaria. Da lì mi hanno proposto, assieme all’ex Presidente Caldoro, la candidatura per la Presidenza della Regione Lombardia.
- Perché proprio la Lombardia?
Perchè vivo tra Milano e Verona da sempre. La Lombardia è la regione più aperta alle opportunità mentalmente parlando, ha una visione più aperta.
- Hai ricevuto molte critiche?
Non esageratamente, me ne aspettavo di più. Le persone sono entusiaste, se sapessi tutti i messaggi positivi che mi arrivano, sono rimasta anche io sorpresa. Ad esempio mi ha scritto un uomo da Bergamo dicendomi di non vedere l’ora, dopo tanti anni, di andare a votare per mettere la X sul mio nome.
- La tua candidatura è una provocazione?
No, che provocazione! Sarebbe da folli. È a mio discapito questa candidatura, non è certamente a mio favore anche perchè devo abbandonare per un attimo il mio lavoro per fare la campagna elettorale. Di provocazioni ce ne sono già abbastanza: io voglio cambiare davvero il pensiero delle persone, voglio combattere per la gente, per i valori e per i diritti che dovremmo avere. Alla televisione i politici ci riempiono solo di paroloni, io non li capisco. Sono stanca di vedere sempre gli stessi volti, di vedere la Moratti che si ricandida, Fontana o Majorino che l’hanno messo lì perché dovevano mettere qualcuno ma alla fine non ci crede nessuno.
- Quali sono le tue priorità?
La Lombardia ormai è un Far West, a Milano non si può più camminare da soli per esempio e questo lo si sa da tempo. Questa regione deve ritornare a brillare. Sto preparando un gruppo di persone esperte perché ovviamente nessuno nasce imparato e per gestire una Regione devi avere un team perfetto al tuo fianco altrimenti da sola non si fa niente. L’Italia non è un Paese meritocratico ma io voglio fare un altro tipo di politica: metterò a disposizione una mail per farmi dire dalle persone le problematiche che ci sono in ogni settore della Lombardia affinché io capisca come gestire la campagna elettorale. Chi ha merito, si alleerà con me.
- Il tuo impegno per le donne è noto, cosa farai per loro?
Non c’è una condanna seria per le donne vittime di violenza: qua continuano ad ammazzare donne e continuano a dare infermità mentale. Ma quale infermità! Devono stare dentro a vita questi mostri, ci deve essere una certezza della pena talmente severa che quando uno pensa di far male ad una donna deve essere consapevole che la sua vita è finita. E poi bisogna cambiare la mentalità e partire dall’educazione e, come ti dicevo prima, anche quella sessuale. Sono andata anche contro il mio business per denunciare alcuni siti che facevano vedere immagini forti di sesso e discriminanti per le donne, me li sono messi contro ma non me ne importa.
- Il tuo mondo ti si può ritorcere contro?
Assolutamente si, infatti non va a mio favore, ne sono consapevole.
- Il tuo è un addio o un arrivederci al porno?
Dipende, ho una produzione e per ora devo mettere uno stop. Non sto con due piedi in una scarpa e ora mi devo dedicare alla campagna elettorale.
- Sei entusiasta, percepisco tanta passione.
Sì. Ti confesso che dopo aver annunciato la mia candidatura ho pianto di gioia per due ore, non riuscivo a fermarmi. Spero di riuscire a portare qualcosa di buono in questa società, togliendo di mezzo tante ipocrisie. E’ una cosa che sento, ci provo. Mi stanno dando la possibilità? Adesso tocca a me.