Sono scesi in strada chiedendo con forza di essere stabilizzati dopo anni di lavoro e sacrifici. Protesta questa mattina a Potenza in via Verrastro, davanti alla sede della Regione Basilicata, dove i lavoratori di vari progetti regionali, rientranti tra i cosiddetti āex Tisā (tirocini finalizzati allāinclusione sociale), e percettori del Reddito Minimo di Inserimento hanno chiesto alla Giunta regionale di essere stabilizzati da Regione e Comuni.
Da oltre quindici anni questa platea di persone ha lavorato presso gli Enti pubblici come i Comuni, svolgendo numerose mansioni sia per quanto riguarda lāattivitĆ allāinterno degli edifici, come addetti ai servizi, sia allāesterno, per quanto riguarda la cura del verde, la manutenzione, i lavori forestali e similari. I due progetti che interessano un centinaio di persone sono stati messi in campo tempo fa e nel corso degli anni hanno subito modifiche e nuove denominazioni. Originariamente sono misure nate come contrasto alla povertĆ e dell’esclusione sociale. Consistono in un contributo economico erogato dalle Amministrazioni locali alle famiglie che vivono con un reddito inferiore alla soglia di povertĆ .
Per molti di quelli che oggi sono scesi in strada questo ĆØ lāunico reddito della famiglia. Oggi le linee guida della Regione Basilicata prospettano una possibile assunzione tramite gli enti privati, cosa che proprio non va giù ai numerosi lavoratori che chiedono invece di essere stabilizzati tramite la Regione o i Comuni.
āDa 15 anni ā sostengono i lavoratori – lavoriamo presso gli Enti pubblici. Ora non capiamo questa strada delle privatizzazioni che ĆØ stata indicata senza alcun vero approfondimento. Da parte nostra cāĆØ il pieno dissenso rispetto a questa ipotesi. Siamo scesi in strada a protestare perchĆ© chiediamo un approfondimento serio sulla problematica e una stabilizzazione tramite Enti pubblici o a prevalente capitale pubblicoā.
In via Verrastro a gran voce ĆØ stato chiesto il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio oltre all’apertura di un serio confronto sulla tematica che da anni tiene in apprensione i beneficiari dei progetti.