La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Potenza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito una perquisizione nei confronti di un noto avvocato del foro di Benevento.
In particolare, le investigazioni delle Fiamme Gialle potentine hanno portato alla ricostruzione di un sistema fraudolento messo in piedi, attraverso la presentazione presso compiacenti Giudici di Pace dislocati nel territorio del capoluogo lucano, con un quantitativo enorme di ricorsi tesi all’ottenimento di decreti ingiuntivi muniti della provvisoria esecutività .
Il sistema inventato dal professionista era molto semplice: presentava un imponente numero di ricorsi, all’incirca 300 o 400 alla volta, per l’ottenimento di decreti ingiuntivi e i precetti per il pagamento delle competenze legali. Nel dettaglio, chiedeva ai gestori telefonici l’esibizione dei contratti stipulati, spesso online, dalla clientela eccependo anomalie nel funzionamento della linea o altri disservizi. Considerato che le società non riuscivano a far fronte alle richieste in tempi brevi, immediatamente dopo richiedeva un decreto ingiuntivo munito di provvisoria esecutività per il pagamento di una somma a titolo di risarcimento del danno e la liquidazione del proprio onorario, ottenendo, così, la soddisfazione alle proprie pretese.
Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno appurato che gli stessi magistrati aditi, peraltro, non eccependo la propria incompatibilità , poiché i ricorsi non avevano alcun legame con la competenza territoriale del proprio Ufficio, avrebbero tratto indebiti benefici economici dal compenso loro spettante per ciascuna causa “a fotocopia” trattata.
I preliminari approfondimenti condotti dalla Guardia di Finanza hanno portato a riscontrare come spesso i ricorsi fossero stati presentati anche in assenza di mandato degli asseriti ricorrenti interessati, falsificandone la firma autografa.
Le indagini proseguono con l’esame della documentazione sequestrata.