Dmytro Zastavnetskyi ĆØ stato condannato a 26 anni di reclusione per l’omicidio di Olena Tonkoshkurova.
E’ questaĀ la sentenza di condanna pronunciata ieri dalla Corte di Assise di Potenza nei confronti del 29enne di nazionalitĆ ucraina ritenuto essere lāassassino di Olena Tonkoshkurova, la massaggiatrice di nazionalitĆ Ucraina di 50 anni barbaramente uccisa il 24 giugno del 2013 nella camera da letto della sua abitazione al civico 23 di via Porta del Bagno, nel pieno centro del comune di Polla.
La sentenza che ha accolto in pieno la richiesta fatta dal PM ĆØ arrivata dopo una camera di consiglio di circa 2 ore.Ā Olena morƬ per dissanguamento dopo essere stata colpita alla gola con un coltello. Per nascondere le tracce venne appiccato anche un incendio allāinterno dellāabitazione. Le fiamme però furono domate rapidamente dai Vigili del Fuoco. A finire in manette dopo poche ore fuĀ Dmytro Zastavnetskyi, da qualche anno residente anche lui a Polla dove viveva con la moglie, la figlia e la suocera. Il 27enne fu tradito dalla bicicletta con la quale si era allontanato dall’abitazione della vittima. Alcune telecamere di videosorveglianza lo avevano ripreso mentre si allontanava pochi minuti dopo l’omicidio e la bravura dei Carabinieri della stazione di Polla e del Sostituto Procuratore della Repubblica Carlo Rinaldi permise in pochissime ore di riuscire ad individuare il 27enne che dopo alcune ore di interrogatorio crollò ed ammise le sue responsabilitĆ .

Dmytro Zastavnetskyi ora si trova in una cella della casa circondariale di Sala Consilina.
āPreparerò subito l’appelloĀ – ha dichiarato lāavvocato difensore Michele Galiano ā e se necessario arriveremo fino in Cassazione visto che ci sono degli elementi di illegittimitĆ abnormi. Uno su tutti ĆØ il mancato rispetto delle garanzie previste per i detenuti che non parlano l’italiano visto che quando ĆØ stato interrogato dopo l’arresto la traduttrice ha frainteso il significato di facoltĆ di non rispondere traducendolo, come da lei stessa confermato, in modo completamente diverso tant’ĆØ che il mio assistito non aveva capito che avrebbe potuto astenersi dal rispondere in fase di interrogatorio”.
– Erminio Cioffi –

Ma questo eminente “principe del foro” conosce il significato di “arrampicarsi sugli specchi”?.
Avvocato, dovrebbe trionfare la giustizia e non appellarvi a quisquille che solo il codice italiano prevede
e’ colpevole e allora non scsssate la m…..
e consumate altro tempo per atti di giustizia che giacciono da anni