Una gemma con l’immagine di Zeus sul trono con l’aquila e lo scettro e una moneta che raffigura Marco Aurelio Probo sono venute fuori nel Parco Archeologico di Paestum dallo scavo della Scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università di Salerno e dell’Università l’Orientale di Napoli, diretta da Fausto Longo.
La gemma apparteneva sicuramente ad un anello che fu smarrito nelle terme che riaffiorano dagli scavi, mentre la moneta in bronzo è stata ritrovata nell’area di 700 metri, la più ampia mai scavata a Paestum. Il ritrovamento conferma che le terme sono state utilizzate fino al III secolo d. C.
I muri della struttura sarebbero forse crollati per un terremoto molto violento che distrusse le terme affacciate sull’asse Porta Marina-Porta Sirena.
La Direttrice del Parco, Tiziana D’Angelo, soddisfatta per i ritrovamenti avvenuti durante gli scavi, annuncia al quotidiano “Il Mattino” anche l’imminente riapertura del Museo Archeologico e l’aumento dei turisti italiani e stranieri che hanno scelto di visitare Paestum in questi mesi estivi.