Continuano le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina per fare chiarezza su quanto sia realmente accaduto nella notte tra il 13 ed il 14 settembre alla 76enne di Monte San Giacomo, Maria C., ricoverata da una settimana in prognosi riservata all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.
Cosa è successo in casa della donna ? E’ caduta dalle scale provocandosi una serie di traumi e ferite che sembrano incompatibili con un incidente domestico o, e questa è la tesi più avvalorata, è stata aggredita da qualcuno ?
Nell’abitazione della donna, ubicata nel centro storico del piccolo comune valdianese sono arrivati nei giorni scorsi da Salerno anche gli uomini del SIS, la Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri. I militari hanno raccolto diversi elementi che saranno analizzati e potranno essere fondamentali per fare piena luce sulla vicenda.
Prende comunque sempre più piede l’ipotesi che Maria sia stata aggredita. La 76enne era stata trasportata in un primo momento al pronto soccorso dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla dove i sanitari, vista la gravità delle ferite riportate, ne avevano disposto il trasferimento al nosocomio di Vallo della Lucania dove è arrivata con diverse fratture e un violento trauma cranico.
Chi non crede alla storia dell’incidente domestico è anche il parroco del paese Don Agnello Forte. Il sacerdote sulla sua pagina Facebook ha parlato della vittima definendola una donna cordiale e ospitale e “una sera – ha scritto il parroco – qualcuno è entrato a casa sua e questa donna indifesa, come sono gli anziani, è stata con una crudeltà diabolica”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta che ha tenuto a sottolineare che “non c’è alcun allarme criminalità nella nostra comunità. Lasciamo che le forze dell’ordine facciano il loro lavoro per appurare la verità e da sindaco mi sento in dovere di invitare i cittadini e soprattutto le persone anziane a non aprire mai la porta agli sconosciuti, questo mio invito non è dettato dal fatto che a Monte San Giacomo ci siano pericoli particolari ma è solo una considerazione frutto di quello che accade in tutti i paesi dove spesso si presentano alla porta persone che vogliono offerte in cambio di immaginette sacre o truffatori che si spacciano per dipendenti delle più svariate aziende”.
– Erminio Cioffi –
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