Si è tenuta stamane, presso la sede operativa del Consorzio di Bonifica Tanagro Vallo di Diano a Padula, la conferenza stampa sull’importante finanziamento giunto dalla Regione Campania.
Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta regionale della Campania, guidata dal Presidente Vincenzo De Luca, ha finanziato per 6 milioni il I Lotto per un progetto che permetterà di appaltare e avviare i lavori di messa in sicurezza e sistemazione del Fiume Tanagro.
Un risultato storico per l’Ente valdianese, guidato dal Presidente Beniamino Curcio, che mira a risolvere l’annosa questione legata alla pericolosità idraulica del fiume. Nei giorni scorsi è avvenuta la firma della Convenzione tra il Presidente Curcio e il Direttore generale del settore Ambiente della Regione Campania, Michele Palmieri, che ha permesso di stanziare i primi 6 milioni, dei circa 12 previsti da progetto, per avviare il I Lotto.
Presenti tantissimi sindaci e consiglieri del comprensorio valdianese, il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Francesco Cavallone, il Presidente del Gal Vallo di Diano Angela D’Alto, il consigliere regionale Corrado Matera, numerosi rappresentanti di associazioni, geologi, ingegneri e tecnici, i consiglieri del Consorzio.
“Un doveroso grazie alla Regione Campania – afferma Curcio – Al di là delle competenze era necessario che il Consorzio intervenisse sulla questione legata ai tanti ettari allagati. E’ un risultato storico atteso dal territorio. Questo progetto non ci sarebbe stato senza la delibera di Giunta di De Luca che ci ha posto tra le priorità: 13 milioni di euro sono stati divisi tra noi ed il Consorzio del Volturno”.
Un progetto, spiegato nel corso della conferenza, che parte nel 2013: “Dieci anni per arrivare al finanziamento – ha detto poi il Presidente – a causa di una burocrazia pesante. Ora dobbiamo recuperare tempo e rispettare questo territorio accelerando i tempi per avviare i lavori. Sono stato bersaglio di accuse feroci: 6 milioni di euro sono un fatto concreto, la Regione ci ha chiesto se eravamo all’altezza di portare avanti queste opere, ho dato la parola e ora tocca a noi dimostrare che possiamo svolgere questo compito”.
Curcio ha poi spiegato alcuni dettagli tecnici: “Si tratta di un progetto innovativo, non metteremo cemento nel fiume ma avvieremo lavori di ingegneria naturalistica perché questo corso d’acqua è protetto”.
Ripristinare la funzionalità idraulica del fiume Tanagro, dunque, e rinforzare le strutture arginali tra gli obiettivi primari del progetto legato al Tanagro. Riguardo sarà dato ad alcune parti sensibili come il Ponte Cappuccini a Sassano.
Presente anche il Direttore generale del Consorzio, Mariano Alliegro: “Siamo una piccola realtà – ha dichiarato – e abbiamo cercato di investire sulla professionalità”.
“Il problema degli alvei dei fiumi è evidente e il ruolo della bonifica è importantissimo” ha aggiunto Enzo Tropiano della Coldiretti.
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