Ma che fine hanno fatto quel milione e 500 mila firme che urlavano il ripristino delle preferenze?
Bersani, Alfano e Casini sembrano aver trovato lāaccordo sulla riforma della legge elettorale. Riforma che esclude, al momento, il ritorno alle preferenze.
I cittadini, insomma, secondo questo accordo, contrariamente a quanto hanno espresso nel corso di un referendum che ha fatto registrare una partecipazione enorme, sarebbero ancora costretti a votare i rappresentanti in Parlamento espressi dalle segreterie dei partiti. La domanda, a questa punto, sorge spontanea.
Ma i cittadini contano ancora? Ma possibile che quanto espresso da un milione e mezzo di cittadini non ha nessun valore? E il simbolo della libertĆ percepita dallāelettore?
Si, Alfano, Bersani e Casini avrebbero trovato lāaccordo sul ritorno del collegio che, comunque, sarebbe giĆ un bel passo in avanti. Ma non ĆØ la stessa cosa.
La preferenza, grazie al referendum, ĆØ diventata un simbolo. E se i simboli rappresentano ancora un valore, non ĆØ possibile accordarsi senza tener conto di quanto hanno legittimamente espresso i cittadini. Se la riforma elettorale non dovesse prevedere la preferenza, i cittadini verrebbero scippati di un loro diritto.
– Rocco Colombo ā ondanews.it –