Lettera aperta alla redazione di Domenico Curcio, ex paziente del reparto di Medicina dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla
Sono un paziente del reparto di Medicina generale dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Anzi sono un ex paziente perché sono stato dimesso da pochi giorni e dopo un ricovero di diverso tempo per alcune problematiche fisiche.
Spesso ho letto, visto e ascoltato critiche verso l’ospedale di Polla. Attacchi e polemiche su quanto si fa o non si fa in questa struttura che è una pietra importante della comunità valdianese. Ma criticare a volte sembra un gioco semplice, e chi lo fa sembra lo faccia quasi con gusto, dimenticandosi quanto sia stato, sia e sarà importante l’ospedale “Luigi Curto” non solo per Polla, ma per il Vallo di Diano e anche per la provincia di Salerno. Occorre invece sottolineare quanto sia operativo, funzionante e fondamentale questo ospedale. La mia esperienza personale è testimone di quanto sto cercando di scrivere in poche righe.
Nel reparto di Medicina – ma così credo anche negli altri reparti – ho riscontrato il meglio che ci possa essere. Ed è una sensazione che ho provato verso tutti, una sensazione a 360 gradi. Ovvio, innanzitutto parlo dell’efficienza del personale medico che mi ha curato e mi ha sostenuto durante la mia degenza. Dottori e infermieri mi hanno trattato nel modo migliore possibile, con la cura adatta e soprattutto con la pazienza e la dedizione che mai mi sarei aspettato. Ma non solo. Non solo loro hanno fatto sì che il peso di un ricovero fosse affievolito. Tutto il personale che gravita all’interno del reparto e del nosocomio intero mi ha permesso di affrontare al meglio il mio percorso all’interno dell’ospedale. Ho sentito amore e affetto, pazienza e professionalità in ognuna delle persone con cui ho avuto a che fare.
Per questo è fondamentale, da parte mia, ricordare che il gioco alla critica è un gioco facile e che spesso, forse, fa il gioco di qualcun altro, e che invece occorre sottolineare i meriti di tutti coloro che lavorano con l’obiettivo di far star bene l’altro: il paziente.
A tutti coloro che hanno fatto sì che il percorso verso la mia guarigione fosse più semplice io voglio soltanto dire grazie. Siete meravigliosi.
– Domenico Curcio –
Io nel 2014 ho Operato la tiroide, all’ospedale di Polla.L’intervento mi venne fatto dal dot.D’Arco.Sono stata ricoverata il martedi’ dimessa il venerdì.
In solo tre giorni il reparto di chirurgia mi ha preparato all’intervento,operata,curata,dimessa.Controllata successivamente x il post operatorio.Tutto il personale,primario,medici,infermieri e altri,compresi allievi infermieri,educatissimi umani e disponibili.
Tutti gli ambienti erano puliti e profumati.
Concludo col dire che l’intervento fatto su di me è stato ammirato ed elogiato da più di un endocrinologo di altre città.
Dove mi sono rivolta non per sfiducia dei medici del luogo,ma dove ero precedentemente in cura,ma a causa di una lunga lista di attesa non ero stata ancora chiamata x l’intervento,pur facendo parte di una corsia preferenziale a causa dell’alto rischio.
Quindi non solo bravissimi ma soprattutto molto umani.
Ancora grazie.
Per quel che mi riguarda posso confermare l’efficienza del presidio ospedaliero di Polla, in particolare ho riscontrato attenzione alle esigenze di chi ha bisogno di cure nel reparto di ematologia. Non tutto il servizio sanitario del sud va denigrato…ci sono eccezioni!!!
L’ospedale di Polla va difeso e potenziato,sarebbe una sciagura per il Vallo il suo declassamento.Io affermo che è vera l’affermazione del signor Curcio,molti reparti sono gestiti con serietà e professionalità.
Sabato scorso la dott.esa Forziiatii durante il tuno di notte medico di guardi di ben cinque reparti è caduta fratturandosi un braccio.
Non è riuscita a trovare un altro medico che la sostituisce e quindi è rimasta in servizio fino alle 8.00 del mattino,a tutto questo si aggiunge che mancava anche l’ortopedico disponibile.
Questi sono fatti non…….
Non tutti i repati, purtroppo, sono efficienti come quello della medicina generale. Personalmente ho un pessimo ricordo della professionalità di alcuni operatori della cardiologia/utic.