Dopo l’aggressione a colpi di machete subita a Milano da un capotreno per mano di una spietata gang sudamericana, il Gruppo Ferrovie dello Stato e i sindacati lanciano un ultimatum in merito alla sicurezza inadeguata a bordo dei convogli ferroviari di gran parte d’Italia.
“Se dal 26 giugno sui treni più a rischio non sarà assicurata la scorta delle forze dell’ordine ai capitreno, quelle corse non partiranno” è l’aut aut di Trenitalia, che stila una lista con le tratte considerate maggiormente pericolose. Sono 15 in tutto i viaggi inseriti nella lista nera e a rischio di soppressione. Toccano sette regioni e, tra questi, una tratta riguarda la Campania e corrisponde al treno 3708 Sapri -Napoli Centrale delle 12.55.
Un tragitto che parte dal Golfo di Policastro, attraversa il Cilento, tocca le principali stazioni ferroviarie di Battipaglia e Salerno e termina al capolinea di Napoli Centrale. La corsa campana rientra nella lista delle FS perchè oggetto di segnalazioni e di eventi caratterizzati da un elevato grado di rischio o pericolosità.
“Non possiamo più rischiare la vita – è l’appello dei sindacati – c’è un urgente bisogno di agenti a bordo dei treni“.
Se quindi da venerdì 26 giugno non sarà garantita a bordo dei convogli a rischio la presenza delle Forze dell’Ordine molti passeggeri italiani e, nella fattispecie, campani non potranno più usufruire di quelle che rientrano comunque tra le corse regionali più richieste.
– Chiara Di Miele –
Ank oggi sul treno 3708 da Pisciotta per napoli Centrale delle 13,36, moltissime persone senza mascherine, e nn un controllore che sia passato almeno x controllo biglietti
I Ferrovieri hanno ragione: hanno bisogno di essere messi nelle normali condizioni di sicurezza e tranquillità per fare bene il loro lavoro. Alla stessa stregua gli addetti alla sicurezza ed ordine pubblico devono essere investiti di vera autorità ed autorevolezza facendo seguire i loro interventi da azioni non frustranti e demotivanti ma rispettose della divisa e di chi l’indossa.
Diversamente assisteremo ad un progressivo scivolamento e non ci saranno più Agenti sufficienti per garantire il minimo diritto alla dignità.
Mario Senatore