Continua il processo che riguarda il caso del femminicidio di Anna Borsa, la giovane di Pontecagnano brutalmente uccisa il 1° marzo 2022, nel salone di bellezza in cui lavorava come parrucchiera, dall’ex fidanzato Alfredo Erra.
Ieri in aula sono stati ascoltati la mamma della 30enne e il fratello dell’imputato.
La donna ha spiegato ai giudici della Corte di Assise di Salerno che più volte aveva pregato Alfredo di lasciare in pace la figlia perché le dava fastidio continuamente, chiamandola incessantemente, sottolineando inoltre che nella disperazione si era recata anche dai Carabinieri i quali le dissero di tornare con Anna per presentare querela.
Il fratello dell’imputato, invece, come si legge su “Il Mattino”, ha raccontato che in un primo momento era stato Alfredo a lasciare Anna perché “gli metteva ansia” e che nessuno sapeva che possedesse una pistola altrimenti lui stesso lo avrebbe denunciato come accaduto dopo il ritrovamento di alcuni bossoli nella sua camera dopo l’omicidio.
Ricordiamo che Alfredo Erra è accusato di omicidio premeditato aggravato dagli atti persecutori. Ha ucciso Anna con un colpo di pistola e tentato di uccidere anche il nuovo fidanzato della 30enne, Alessandro Caccavale, che è stato colpito alle spalle da tre proiettili.
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