Alfredo Erra, l’assassino di Anna Borsa, 30enne uccisa la scorsa settimana con un colpo di pistola in un salone di parrucchiere a Pontecagnano, fa istanza ai giudici del Riesame per ottenere l’annullamento o la riforma dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari. L’istanza, come si legge su “La Città di Salerno”, verrà presentata nelle prossime ore dall’avvocato Pierluigi Spadafora che lunedì ha incontrato il suo assistito.
Nel frattempo proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, diretti dal Maggiore Vitantonio Sisto, sul drammatico femminicidio che ha sconvolto Pontecagnano. Si cerca di fare luce sulla fuga dell’uomo nelle ore successive alla morte di Anna. Dalle ricostruzioni effettuate Erra, dopo aver consegnato ai datori di lavoro l’auto aziendale, si sarebbe recato all’ufficio postale di Fuorni forse per prelevare. Nell’azienda per cui lavora avrebbe detto di aver “fatto la stronzata“.
In via Ostaglio, inoltre, è stato ritrovato nel corso delle ricerche uno dei due smartphone dell’uomo, dato che l’altro era rimasto nel salone di via Tevere. Gli inquirenti dovranno chiarire se il cellulare è stato dimenticato a Fuorni o lasciato intenzionalmente. E si continua anche ad indagare sulla pistola “Walther Ppk”, risalente agli anni ’80 e fabbricata in Bosnia Erzegovina. Con molta probabilità era stata comprata da Erra tempo prima.
La famiglia di Anna, intanto, distrutta per la grave perdita chiede giustizia con forza.
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