Ebolitano arrestato per aver violentato una ragazzina. Non parla davanti al giudice

Avrebbe inviato foto delle proprie parti intime ad una 12enne, chiedendone di simili in cambio. E’ questo quanto emerge dalle indagini che hanno coinvolto il 38enne ebolitano arrestato per aver violentato la ragazzina. Si spacciava per fotografo e aveva creato dei gruppi Telegram con almeno altre quattro minorenni all’interno.

Lo stupro risale al 4 luglio dopo che la 12enne è stata adescata su Instagram dal 38enne che le avrebbe promesso un book fotografico in regalo. I Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, diretti dal Capitano Samuele Bileti e con il supporto degli agenti della Polizia Postale, sabato scorso hanno eseguito a suo carico l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, che lavora in un salone di bellezza, ora si trova in carcere a Vallo della Lucania.

Ieri mattina, come si legge su “La Città di Salerno”, davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nelle prossime ore il suo avvocato depositerà l’istanza di riesame dell’ordinanza per dimostrare l’insussistenza della violenza sessuale.
La ragazzina è stata ascoltata in varie occasioni dagli inquirenti e il gip ha definito coerente e lineare il suo racconto. Nel corso dell’incidente probatorio del 13 ottobre la vittima ha ripercorso fisicamente l’itinerario intrapreso nel pomeriggio del 4 luglio, iniziato dal supermercato di via Rosa Jemma dove era andata a comprare delle bottiglie d’acqua. Ha riferito di essere stata seguita dal 38enne tra gli scaffali e che all’uscita ha cercato di sfuggirgli, ma poi lui si è presentato come il fotografo della chat, l’ha afferrata con forza e l’ha fatta salire sui sedili posteriori della sua auto per poi recarsi in via Brodolini e violentarla dopo averle tolto il telefono.

L’uomo ha anche inviato dei messaggi al padre della ragazzina che chiedeva dove fosse la figlia. Dopo la violenza la ragazzina è tornata a casa ma il 38enne avrebbe continuato a chiederle incontri e le avrebbe inviato foto delle parti intime chiedendone altre in cambio, ma la ragazzina non avrebbe più risposto. Dopo qualche giorno la piccola si è confidata con un amico che le ha suggerito di raccontare tutto al padre.