Sarà nelle sale dalla seconda decade di maggio “Due euro l’ora”, il film ispirato alla tragedia del materassificio Bimaltex di Montesano, in cui persero la vita Giovanna Curcio e Annamaria Mercadante. Il lungometraggio ha già conquistato il consenso della critica al Bari Film Festival, vincendo il premio per la miglior regia e per la migliore attrice protagonista.
In attesa dell’uscita al cinema e delle proiezioni organizzate in occasione del primo maggio, festa dei lavoratori, il regista Andrea D’Ambrosio ci ha raccontato cosa lo ha spinto a girare questo film.
“Volevamo produrre un film universale: per dirla alla Francesco Rosi, i personaggi sono immaginari ma autentica è la realtà che li produce. Nel film rimane il fatto di cronaca, l’incendio e il rapporto tra le operaie. Ho fatto questo film pensando a loro, a due donne che non ho mai conosciuto ma che mi appartengono come brandelli di pelle che suda giustizia e libertà ogni giorno, seppur le storie dei personaggi siano romanzate.”
– Qual è il tempo del racconto?
“Ci sono tre plot narrativi e tutto avviene nell’arco di un mese: il rapporto complesso tra una figlia e un padre; la storia d’amore e di illusione tra Gladys, emigrante di ritorno, e Aldo, che ha una palestra accanto al laboratorio; infine lo scantinato e la rozzezza del titolare, interpretato da Peppe Servillo.”
– Il tema del lavoro nero è ricorrente…
“L’ho già affrontato in un cortometraggio che ho girato l’anno scorso a Vibonati e presentato a Giffoni, con protagonista Enzo De Caro.”
– Le famiglie delle vittime hanno già visto “Due euro l’ora”?
“Le famiglie di Giovanna e Annamaria non lo hanno ancora visto. Organizzeremo presto una proiezione e credo che la gente del Vallo di Diano reagirà bene. D’altra parte è accaduto e bisogna evitare a tutti i costi che riaccada.”
– Gianpaolo D’Elia –

E pensare che in California è stata promulgata, dal Governatorato di quello stato, una norma legislativa
che fissa a 15 DOLLARI ALL’ORA, e ripeto 15 DOLLARI PER CIASCUNA ORA LAVORATIVA svolta
la paga minima al di sotto della quale è categoricamente vietato scendere
Grande Andrea D’Ambrosio. La vicenda della bivalve dovrebbe scuotere le coscienze di tutti noi cittadini del vallo. Speriamo che avvenga, nonostante anche qui consumismo sfrenato, culto del denaro e scarso senso del bene comune abbiano contribuito a diffondere apatia ed indifferenza.