Il presidente di Medicina Democratica – Sezione di Salerno Lorenzo Forte, con una nota inviata al Direttore Generale dell’ASL Gennaro Sosto, al Direttore Sanitario dell’ASL Ferdinando Primiano, al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” Vincenzo D’Amato, al Direttore Sanitario del “Ruggi” Walter Longanella, al sindaco Vincenzo Napoli, al Presidente della Conferenza dei Sindaci Michele Di Candia e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, espone i problemi riguardanti i Pronto Soccorso e gli altri ospedali del territorio.
“Da mesi è sotto gli occhi di tutti la colpevole incapacità della Dirigenza del Presidio Ospedaliero Ruggi, della Dirigenza dell’ASL e degli altri ospedali della provincia di Salerno ad assicurare un’assistenza efficace, dignitosa ed umana ai pazienti che si recano nei vari Pronto Soccorso – commenta -. Le difficoltà si verificano soprattutto per le patologie tempo-dipendenti (infarto cardiaco, ictus cerebrale, trauma maggiore e sepsi). Segnalazioni di numerosi cittadini, di associazioni di utenti, di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato-Salerno e di organizzazioni sindacali hanno evidenziato un contesto di paura, di angoscia e, quindi, da allarme sociale. Spesso molti pazienti sono costretti a sostare per diversi giorni nel Pronto Soccorso, prima di essere trasferiti nella degenza specifica. Si sentono abbandonati non avendo il contatto ed il conforto dei familiari (situazione angosciante soprattutto per i più fragili), i familiari vivono ore di paura e di impotenza perché non riescono ad avere notizie certe e costanti dello stato di salute dei propri cari”.
“Tutto ciò assume una dimensione ancora più drammatica e preoccupante per la provincia di Salerno e per la regione Campania che hanno il più alto numero di patologie oncologiche, di morti evitabili e l’aspettativa di vita più bassa fra tutte le regioni d’Italia. Le cause sono da attribuire alla carenza di medici, di infermieri ed altro personale sanitario, ma principalmente all’incapacità di organizzare una efficace Medicina Territoriale che servirebbe anche a limitare i ricorsi impropri ai Pronto Soccorso” continua Forte.
Per questi motivi viene chiesto l’intervento del sindaco di Salerno e della Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno per svolgere il loro ruolo istituzionale di controllo e di verifica della qualità delle prestazioni erogate e sui tempi di erogazione delle stesse (liste di attesa), per favorire una stretta collaborazione tra Azienda Ospedaliera ed ASL al fine di affrontare le varie criticità a partire dalla riorganizzazione delle strutture ambulatoriali esistenti su tutto il territorio dell’ASL e dal rispetto degli standard del decreto stesso e per favorire la partecipazione delle associazioni di utenti e organizzazioni sindacali nella progettazione e programmazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria.