Su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno, la Guardia di Finanza ha eseguito unāordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari che dispone la misura cautelare della sospensione dal servizio di un dipendente dellāINPS, indagato per truffa ed accesso abusivo al sistema informatico. Il provvedimento ĆØ stato adottato al termine di unāindagine della 1^ Compagnia di Salerno, sviluppata in stretta collaborazione con lāUfficio provinciale dellāIstituto.
Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle sono partiti dopo che un cittadino aveva ricevuto la richiesta di 800 euro dal patronato presso il quale aveva sbrigato una pratica amministrativa. Questa pretesa era subito apparsa anomala, sapendo che i servizi resi dai patronati vengono remunerati direttamente dal Ministero del Lavoro. Ulteriori sospetti sono sorti quando aveva casualmente incontrato uno dei due responsabili del patronato proprio nei pressi della sede provinciale dellāINPS.
Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle di Salerno hanno confermato che il 60enne M.N., a tuti gli effetti dipendente dellāEnte di previdenza, da almeno tre anni svolgeva anche attivitĆ āextraā presso il patronato gestito dal figlio, in totale violazione dellāobbligo di esclusivitĆ del rapporto di pubblico impiego. In particolare, con i successivi accertamenti bancari sono emersi una serie di accreditamenti anomali di somme in contanti e assegni, verosimilmente corrisposti dai clienti del patronato a fronte dei servizi ricevuti: indizi di un vero e proprio doppio lavoro, fonte di introiti dei quali andranno ora approfonditi i risvolti di natura fiscale.
Grazie al contributo della Direzione Provinciale dellāIstituto, sono stati ricostruiti oltre 41mila accessi alle banche dati per ottenere informazioni utili al disbrigo delle diverse pratiche gestite dal patronato in questione (certificati di pensione, cessioni del quinto, domande di maternitĆ , disoccupazione e bonus). Si tratta di interrogazioni chiaramente abusive, anche perchĆ© lāimpiegato giĆ da tempo non ricopriva incarichi operativi.
Notificata la sospensione dal servizio per un anno, dovrĆ ora rispondere dellāaccusa di truffa e accesso abusivo al sistema informatico, reati per i quali rischia la reclusione fino a cinque anni.