Il sindacato CISL FP Vallo di Diano continua a mettere sotto i riflettori le condizioni del luogo di lavoro in cui opera il personale sanitario. La luce si accende sulla postazione del 118 a Padula.
“Il personale è costretto a lavorare in un ambiente angusto e vetusto, schiacciato dall’emergenza caldo in estate e dall’addiaccio invernale. – afferma il sindacato – Continuano senza sosta le disavventure del personale 118 nella postazione di Padula. I locali risultano in uno stato di degrado fuori da ogni accettabile condizione con pareti coperte da umidità e muffa, nonché tubature aperte riconducibili alle fogne che emanano sgradevoli odori. Per di più risulta addirittura un intervento da parte dei Vigili del Fuoco in data 21 dicembre 2022 che ha sigillato un locale ritenuto inagibile”.
CISL FP fa riferimento alle ingenti piogge dello scorso mese che hanno provocato notevoli disagi alla postazione. “A seguito di infiltrazioni di acqua e successivo intervento dei Vigili del Fuoco la postazione 118 viene evacuata e trasferita momentaneamente in altri locali, con grave disagio sia per il personale ma soprattutto per l’utenza che si reca direttamente per le cure del caso, trovando la postazione non agibile, costretta a dover chiamare il numero 118 per poter ricevere assistenza, sperando che esista ancora un presidio per assistere in emergenza la comunità di riferimento” sottolinea il sindacato.
I delegati della CISL FP del Vallo di Diano lanciano un disperato appello: “E’ una situazione oramai divenuta insostenibile. Da mesi lanciamo gridi di allarme per scuotere i vertici dell’ASL al fine di prendere provvedimenti per garantire sicurezza e dignità agli operatori e diritti ai cittadini. Il paradosso sta che proprio l’ASL, che ha nelle sue competenze la materia di controllo e di repressione per assenza dei requisiti igienico sanitari, non è in grado di vigilare su se stessa e persevera nel non prendere decisioni. Tutto questo non ci appare normale e riteniamo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità. Se manca una cabina di regia capace di fornire disposizioni allora è il caso di dire si salvi chi può!”.