Discariche abusive sequestrate sui territori comunali di Polla e di Sant’Arsenio. L’operazione, condotta dal Corpo Forestale dello Stato del Vallo di Diano condotta dal Sovrintendente Pietro Rubino del Comando Forestale di Polla, ha infatti portato al sequestro a Sant’Arsenio, nella zona compresa tra il Mattatoio Comunale e lo Stadio Comunale di un’area di circa 5.000 metri quadrati poiché adibita a discarica abusiva di riporto ed illecito smaltimento di rifiuti urbani, speciali pericolosi e speciali non pericolosi, che sono stati stimati in circa 2.000 metri cubi.
Presenti, all’interno dell’area, anche rifiuti speciali pericolosi, quali tubi in eternit contenenti amianto, frigoriferi, pneumatici, ed altri non pericolosi di provenienza di demolizione di edifici e scavi, plastica, tubazioni in pvc, da attività di taglio e potatura di alberi, e di diversa tipologia. Le indagini sono tuttora in corso per identificare tutti i soggetti ritenuti responsabili a vario titolo del reato di discarica abusiva ed al codice penale.
A Polla, invece, in Località Foresta, il sequestro penale ha interessato un’area di circa 3.000 metri quadrati, di proprietà privata, per sversamento di oltre 2000 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi. A queste ultime operazioni hanno collaborato gli Agenti del Comando di Polizia Municipale di Polla. Sulla vicenda, ora, è chiamata ad esprimersi la Procura della Repubblica di Lagonegro sulla eventuale convalida dei sequestri operati d’iniziativa dal Sovrintendente Rubino. Le indagini, anche in questo caso, continuano con il massimo riserbo per risalire all’identificazione di tutti i soggetti ritenuti responsabili a vario titolo per i reati di smaltimento illecito dei rifiuti e realizzazione di discarica da parte di privati, in assenza di autorizzazioni del Comune di Polla e delle Autorità competenti.
– redazione –
E’ assurdo che bisogna arrivarci dopo decenni di abbandono quando il degrado ambientale ed urbanistico è sotto gli occhi di tutti ogni giorno.
C’è sempre bisogno di arrivare a distruggere il territorio prima che si decida di intervenire?
Poi quanti altri anni ancora passeranno prima che un giudice di un kilometrico processo decida le responsabilità e per la bonifica.
Poi, di sicuro “non ci saranno soldi per la bonifica” etc etc.
Non sarebbe meglio vigilare e denunciare alla “prima busta di plastica abusiva” anzichè aspettare che diventi una discarica?
Complimenti al Corpo Forestale dello Stato stazione di Polla (SA) per l’attenzione posta alla grave problematica sullo smaltimento illegale di rifiuti.
E’ strano che in una DISCARICA COMUNALE NON ci sia alcun controllo da parte della Polizia Locale(Municipale) su ciò che vi viene depositato.