Le spese per le utenze telefoniche e le connessioni di rete non sono quelle riportate sul sul sito internet che il Governo ha attivato per rendere pubblici i dati relativi alla spesa di ciascun comune italiano.
Ad intervenire sulla vicenda sono stati i sindaci di Atena Lucana, Pasquale Iuzzolino e quello di Buonabitacolo, Elia Rinaldi. In una nota inviata alla stampa Iuzzolino precisa che le spese per utenze fisse e mobili di telefonia sostenute nel 2014 dal suo comune ammontano a poco meno di 23mila Euro e non a 42mila Euro. “Questa cifra – ha precisato il primo cittadino del piccolo comune valdianese - comprende anche pagamenti che risalgono ad esercizi precedenti, i cosiddetti residui passivi”.
Anche Elia Rinaldi sindaco di Buonabitacolo ha precisato che le spese per le utenze telefoniche e le connessioni di rete affrontate dal comune ammontano ad 11mila Euro “Cifra – ha sottolineato Rinaldi – di gran lunga inferiore a quella di molti altri comuni del Vallo di Diano”. Questo importo così come per il comune di Atena Lucana, comprende anche i canoni di connessione ad internet di tutti gli edifici pubblici comprese le scuole.
– Erminio Cioffi –
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Ammessa la buona fede del Sindaco Iuzzolino, va osservato che sulla competenza dell’esercizio 2014 non potevano (non dovevano) essere imputate le spese di telefonia relative a esercizi decorsi (residui passivi). Al Sindaco Rinaldi occorre chiarire che le spese per le scuole trovano diversa imputazione, dunque anche quelle per telefonia e canoni di connessione. Insomma…