Il Codacons Vallo di Diano, tramite un comunicato stampa a firma del responsabile Roberto De Luca, entra nuovamente nel merito della questione sanità del Vallo di Diano e, nello specifico, dell’Ospedale Luigi Curto di Polla.
“Il Vallo di Diano, questo anfiteatro naturale circondato da monti, ospita decine di migliaia di persone operose. Nonostante l’operosità degli abitanti, dobbiamo supporre che essi non siano ritenuti meritevoli, dalla classe dirigente (o digerente?) locale, di servizi sanitari di alto profilo. Così veniamo a sapere che l’Ospedale Curto di Polla viene catalogato, nell’elenco nazionale delle strutture d’emergenza, come Pronto Soccorso (PS) – spiega Roberto De Luca – Infatti, per la prima volta il Ministero della Salute ha reso disponibile l’elenco dei presidi ospedalieri in cui sono presenti servizi relativi all’emergenza ospedaliera: Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di secondo livello, DEA di primo livello, PS, PS pediatrico. Nell’elenco vengono riportate informazioni relative ai presidi ospedalieri attivi al 30 settembre 2015, elaborate in seguito ai dati che le Regioni hanno trasmesso al Ministero. I dati ministeriali possono essere reperiti sul sito seguente: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=36906&fr=n”.
“Per dare a tutti un’idea della gravità della situazione, diciamo solo che il presidio di Oliveto Citra è catalogato come DEA1 (così come quello di Eboli) e quello di Vallo della Lucania come DEA2, ovvero due gradini sopra il presidio ospedaliero di Polla. Noi abbiamo un’idea su come questo sia potuto succedere. Al cittadino, tuttavia, potrebbero anche non interessare le nostre analisi. Quello che al cittadino interessa, invece, è sapere che attrezzature e competenze – nel tempo – sono trasmigrate da vallo a vallo, impoverendo così il nostro territorio (il primo vallo) – sottolinea – Vogliamo solamente dire che tutto ciò è contro ogni logica sociale. Infatti, un presidio catalogato come DEA1 a Oliveto Citra, a molti chilometri di distanza da uno svincolo autostradale, potrebbe anche essere giustificato dalla necessità di fornire servizi sanitari di qualità a un comprensorio comparabile, per estensione e numero di abitanti, al nostro Vallo di Diano. Pur tuttavia, proprio il presidio ospedaliero di Polla, posto a ridosso dello svincolo dell’autostrada SA-RC, sulla quale ancora – putroppo – si registrano incidenti automobilistici gravi, è catalogato come Pronto Soccorso. Per non considerare gli incidenti stradali che dobbiamo – purtroppo – ancora registrare nelle strade interne della vallata. E con questo ci si chiede anche se, tra qualche anno, le emergenze sanitarie del Vallo Diano, da sinistri stradali e non, dovranno essere tutte convogliate, nei fatti, al nuovo Ospedale di Lagonegro, che diventerà – al minimo – DEA1, e che verrà costruito presso lo svincolo autostradale di Lagonegro Nord. I lavori per la costruzione di questo ospedale (costo 80 milioni di euro) inizieranno tra pochissimi mesi”.
“In un recente comunicato ci siamo complimentati con il Comitato cittadino C.U.R.O. che ha analizzato la situazione critica attuale e sta tentando un dialogo sui servizi sanitari proprio con quella parte delle istituzioni che da un lato ascoltano i cittadini, ma dall’altro sono pronte a non tener conto delle necessità e dei bisogni degli stessi, operando nel senso che abbiamo visto – conclude – E se qualcuno avrà pur barattato servizi locali con poltrone, o viceversa, noi cittadini dovremmo gridare che con la nostra salute non si baratta alcunché. E, semmai ne fossimo davvero capaci, dovremmo dirlo proprio in faccia a chi questi baratti – nel tempo – li ha portati avanti”.
– redazione –
Sì, è vero, sono ben altri. A distanza di un anno quanto dicevamo si sta miseramente avverando.
Sono ben altri i problemi di Polla.
Nell’elenco anche il Cardarelli e il Policlinico sono classificati come PS.