C’erano anche un paziente del Vallo di Diano e uno del Melandro, precisamente un 17enne di Sant’Arsenio e un 27enneĀ nato a Polla ma residente a Vietri di Potenza, tra ricoverati nella struttura riabilitativa dei āPadri Trinitariā che era diventata una vera e propria clinica degli orrori a Venosa, in provincia di Potenza, finita al centro di un’indagine che ieri mattina ĆØ culminata conĀ un’ordinanza di applicazione di misure cautelariĀ per 15 personeĀ da parte deiĀ Carabinieri del Nas di Potenza.
Una denuncia fatta dalla madre di un disabile, che più volte aveva notato sul corpo del figlio lividi e graffi, ha dato il via alle indagini dei militari dell’Arma,Ā condotte con lāausilio di intercettazioniĀ audio, video e telefoniche, ispezione sui luoghi, acquisizione di documentazione sanitaria, consulenze tecnicheĀ e anche con lāescussione dei parenti dei pazienti. Le riprese delle telecamere nascoste hanno consentito di svelare maltrattamentiĀ che consistevano in percosse comeĀ calci, pugni, schiaffi e trascinamenti a terra,Ā anche per spostare i pazienti dal corridoio alle stanze. Dallāesame di 22 cartelle clinicheĀ sequestrateĀ gli investigatori hanno riscontrato che il trasferimento al Pronto Soccorso di alcuni pazienti, per ferite e traumi cranici, non erano stati riportati.
Come si legge sul quotidiano “La CittĆ di Salerno” in un articolo a firma del giornalista Salvatore De Napoli,Ā il 17enne di SantāArsenio sarebbe stato colpito con uno schiaffoĀ e costretto ad entrare nella sala tv della struttura con la forza,Ā mentre pochi giorni dopo,Ā nella stessa stanza, sarebbe stato preso per un braccio e trascinato a terra fino ad essere spogliato dei suoi vestiti. Il 27enne di Vietri di Potenza, invece, sarebbe stato messo con la facciaĀ contro il muro e, dopo essere caduto a terra, sarebbe stato trascinato nella sala giochi per essere poi rinchiuso. Le orribili scene si consumavano tra le urla dei pazienti umiliati e maltrattati.
Le persone arrestate dai Carabinieri sono 8 e sono state tutte poste agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza. Le misure cautelari riguardano inoltre 5 divieti di dimora eĀ 2 di interdizione dalla professione medica.Ā Ai domiciliari sono finitiĀ Giovanni AdornoĀ (assistente ai disabili),Ā Vincenzo BrisceseĀ (educatore),Ā Filippo DāArgenzioĀ (educatore),Ā Sergio Di TriaĀ (educatore),Ā Rocco DivietriĀ (educatore),Ā Bartolomeo Genosa, Salvatore Marilli e Michele Mollica(assistenti ai disabili). Divieto di dimora nel Comune di Venosa nei confronti diĀ Sebastiano ParadisoĀ (educatore),Ā Michele PuglieseĀ (educatore),Ā Donato SantoliquidoĀ (educatore) eĀ Gerardo Antonio PepeĀ (coordinatore degli educatori e degli assistenti disabili). Divieti di dimora nei Comuni di Venosa e Bernalda nei confronti diĀ Angelo Cipollone (Padre Angelo dei Padri Trinitari), direttore e legale rappresentante dellāIstituto Medico Psico-Socio Pedagogico āAda Ceschin Piloneā. Sospensione ed interdizione dalla professione nei confronti diĀ Michele GermanoĀ (neuropsichiatra infantile) eĀ Francesco MangoĀ (medico chirurgo specializzato in psicologia clinica, dipendente dellāIstituto Medico Psico-Socio Pedagogico).
– Chiara Di Miele –
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Bastardi tutti , è facile prendersela con i più deboli . Perchè non ci provano con i
loro pari! Non ne sono capaci? Codardi!!! Mi ribolle il sangue al solo pensiero ….
ĆØ facile anche tenerli ai domiciliari ma dovrebbero essere ripagati con la stessa moneta , anzi qualcosina in più, magari fargli pure pulire i bagni pubblici con la lingua invece dello straccio…. perdonate questa mia cattiveria ,ma quando sento
queste cose vado letteralmente in bestia. A pensare che affidiamo i nostri cari ai cosiddetti professionisti ,invece li mandiamo in mezzo ai leoni ,anzi i leoni
hanno più umanitĆ
Trattati senza cuore questa povera gente. Gli educatori vanno licenziati e condannati.VERGOGNATEVI.
Disguto! In che societĆ malata viviamo! Le pesrone che dovrebbero proteggere i più deboli invece li maltrattano…spero che li mettono in galera a vita…anche spero che hanno una coscienza – ne dubito- e la loro coscienza li tormenti a vita… e sopratutto vengono emarginati dal resto della societĆ .
PerchĆ© li chiamate educatori? Di educato non hanno niente. A questo lavoro nobile ci devono arrivare per meritocrazia e non per raccomandazione. Bisogna mettersi nella pelle del malato! ” e se fossimo noi al loro posto” ?? Spero che nessuno li perdona , chiesa compresa.