E’ di queste ore la notizia della riapertura dei termini per gli avvocati per presentare domande relative all’avviso pubblico per il conferimento di incarico di patrocinio o di consulenza a titolo gratuito nell’interesse del Comune di Castellabate, reso pubblico dal Comune nel maggio scorso.
L’AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati di Vallo della Lucania ritiene necessario stigmatizzare i contenuti dello stesso, dove nella parte relativa alla disciplina dei compensi, all’art. 1, comma 3 prevede che “l’incarico è a titolo gratuito con esclusione di ogni onere a carico dell’Amministrazione e avrà durata fino all’espletamento dell’incarico”. Al successivo comma 4 si prevede che le prestazioni dell’avvocato siano remunerate esclusivamente in caso di condanna alle spese di controparte e di recupero del credito. Ed ancora l’art. 9 disciplina nello specifico la “gratuità della prestazione”, ribadendo che l’attività di patrocinio sarà remunerata solo in caso di esito positivo del giudizio con condanna nel provvedimento giudiziario e di autonomo recupero degli importi dovuti, ponendo a carico del professionista anche il pagamento di imposte ed emolumenti previsti per legge.
“E’ evidente che tali disposizioni siano gravemente lesive della dignità della professione forense ed in contrasto con i principi enunciati in tema di equo compenso, ai quali pure le Pubbliche Amministrazioni devono attenersi nel conferimento degli incarichi professionali. Ipotizzare lo svolgimento della complessa attività di patrocinio di un Ente pubblico esclusivamente a titolo gratuito, addirittura con anticipazione delle spese a carico del legale, e ponendo a carico di quest’ultimo anche gli oneri per imposte ed emolumenti, rappresenta una evidente inosservanza della normativa di settore in materia di equo compenso e di criteri di determinazione degli onorari, nonchè la conferma di una ormai dilagante condotta delle Pubbliche Amministrazioni caratterizzata dalla continua mortificazione del decoro e della dignità della professione forense – dichiara l’avvocato Roberto Scotti, presidente di AIGA Vallo della Lucania – . I termini ed i criteri di formazione della short list sono di inaudita gravità: svilente è che proprio la Pubblica Amministrazione cerchi di far passare il messaggio che l’attività di patrocinio e di consulenza debbano essere remunerate solo al buon esito del giudizio e solo nel caso di positivo recupero del credito sul debitore, accollando al professionista anche anticipazioni, spese e addirittura imposte. Sulla base di tali illegittimità abbiamo immediatamente richiesto la rettifica dell’avviso e l’annullamento delle liste di consulenti gratuiti già formate“.