Il 3 dicembre a partire dalle 9 il Grande Albergo a Potenza ospiterĆ il Congresso regionale dellāAssociazione italiana Donne Medico che per lāoccasione ha voluto organizzare un dibattito intorno al tema āGenere, sesso e sportā.
Ad aprire i lavori sarĆ la Presidente nazionale dellāAidm Antonella Vezzani a cui seguiranno i saluti dei rappresentanti di istituzioni e associazioni invitate a partecipare allāevento.
La Medicina di Genere, o meglio, la Medicina Genere-specifica ĆØ definita dallāOrganizzazione mondiale della sanitĆ come lo studio dellāinfluenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Sono sempre più numerosi i lavori scientifici che evidenziano differenze rilevanti nellāinsorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, come pure nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici. Anche lāaccesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere. Da anni si parla di Medicina di Genere, mentre solo da alcuni anni si inizia a parlare di AttivitĆ fisica di Genere. In Italia la Medicina dello sport di Genere ĆØ diventata una realtĆ in forte crescita.
Per questo āĆØ importante – ha spiegato la Presidente dellāAssociazione Donne Medico Potenza Elena Carovigno – conoscere le profonde differenze fisiologiche, biomeccaniche e ormonali tra uomo e donna cosƬ da prevenire gli infortuni e massimizzare lāallenamento sportivo. Le atlete hanno delle caratteristiche peculiari, per esempio una gittata sistolica minore che nel maschio ma una maggiore resistenza alla fatica, che impone lo studio di carichi di allenamento differenziato per poter permettere la massima performance. Nelle varie fasi della vita lāesercizio fisico, ove impostato su base scientifica, ha indicazioni specifiche e di comprovata valenza nella prevenzione primaria e secondaria di molte malattie. Sappiamo che i benefici dello sport, inoltre, non si esauriscono nel solo modellamento del corpo, ma hanno un impatto esteso sulla mente e sulle competenze sociali. Lo sport trasmette valori educativi, costituisce strumento di integrazione e socializzazione, promuove giusti stili nella vita e nel lavoro. Ci rende più fiduciosi in noi stessi e più capaci di stare con gli altri. Può rappresentare, dunque, uno strumento di cambiamento sociale per promuovere lāinclusione sociale, uno strumento di crescita anche per persone con disabilitĆ e per promuove le pari opportunitĆ di genereā.
Le dottoresse Elena Carovigno e Maria Cristina Mencoboni introdurranno lāargomento. Tre le sessioni in programma durante le quali si alterneranno esperti del settore e amministratori cheĀ condivideranno le esperienze realizzate nelle loro comunitĆ per contrastare le disuguaglianze, promuovere lo sport e corretti stili di vita. Gli interventi approfondiranno diverse tematiche relative allo sport e alle differenze di genere fornendo informazioni utili per migliorare lo stato di salute delle donne di tutte le etĆ e dei loro bambini. Sport e gravidanza in menopausa, attivitĆ fisica e tumori, ginnastica preventiva e adattativa, prevenzione dellāinfortunio saranno alcune delle tematiche che verranno trattate nel corso del convegno.