Un occhio vigile sul comprensorio lucano interessato dal giacimento petrolifero più grande dāEuropa su terraferma per rispondere alla richiesta di salvaguardia dellāambiente e della salute proveniente da tutti i cittadini. Rappresenta questo lāapertura del presidio fisso dellāARPAB a Viggiano, dove insiste lāattivitĆ produttiva dellāENI.
Al taglio del nastro erano presenti il Direttore Generale dellāARPAB Antonio Tisci, il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, lāassessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa e i sindaci e amministratori dellāarea.
Il ritmo di produzione del Centro Olio sarĆ accompagnato da un controllo più diretto e costante delle emissioni in modo da fornire risposte immediate alle esigenze della comunitĆ . La presenza dellāARPAB sul territorio evidenzia visivamente il presidio per la tutela ambientale in una zona interessata dallāimpianto di estrazione petrolifera.
āLāapertura del presidio fisso a Viggiano era un impegno che avevo assunto con i sindaci della Val dāAgri non appena lāARPAB avesse concluso le procedure concorsuali – ha dichiarato il Direttore Generale dellāARPAB – Insieme allāispezione integrata ENI, al ‘punto zero’ acustico e allāimminente realizzazione dello studio sui valori di fondo lāinaugurazione della sede dimostra lāattenzione che questa Direzione Generale ha nei confronti della Val dāAgri e sugli impatti ambientali dello stabilimento ENI. Nessuna di queste cose era mai stata fatta prima dāora. Sono qui operativi alcuni tecnici dellāAgenzia e nelle prossime settimane doteremo la struttura di un laboratorio e di un mezzo mobile dedicati esclusivamente al monitoraggio ambientale intorno al Centro Olioā.
āLāinaugurazione del Centro di monitoraggio ambientale dellāArpab, mai realizzato prima anche se previsto dalla legge, ĆØ un passo in avanti in un percorso iniziato con la riforma della governance dellāAgenzia e con i concorsi – ha affermato l’assessore Rosa -. I cittadini sono ora nelle condizioni di avere tutti i dati delle matrici ambientali registrati dalle centraline posizionate sui punti nevralgici del territorio. Avevamo una visione dellāArpab del futuro. La nostra idea era quella di riportare ai cittadini unāAgenzia per lāambiente credibile e autorevole e credo che ci stiamo riuscendo. Abbiamo accompagnato questo percorso con un investimento importante, aumentando le poste finanziarie a disposizione dellāAgenzia da sette milioni a dieci milioni di euro allāanno. Non solo. Un progetto del valore di 600mila euro metterĆ in rete il Dipartimento Ambiente con lāArpab e Farbas, che deve assumere in maniera concreta il ruolo di ente di ricerca sul territorio nel campo dellāambiente e della salute. La Regione Basilicata ĆØ pronta, inoltre, a investire altri cinque milioni per rafforzare il sistema delle centraline, oltre quelle gestite dal Cma e, dunque, dei controlli. Lāambiente ĆØ una risorsa troppo preziosa e non possiamo consentirci distrazioni. E se da un lato stiamo lavorando sui monitoraggi, dallāaltro dobbiamo cercare di promuovere le nostre bellezze naturali perchĆ© possano essere fonte di sviluppo sostenibile. Lāambiente per noi ĆØ un valore non negoziabileā.