La Campania esempio virtuoso nel trattamento del tumore del polmone. Il modello organizzativo della Regione prevede che i farmaci di fascia H non classificati per somministrazione ospedaliera possano essere dispensati dalle farmacie territoriali dell’ASL di appartenenza.
In questo modo viene consentito di assumere i farmaci orali direttamente a casa anche ai pazienti con diagnosi di tumore al polmone non a piccole cellule “oncogene addicted”, ovvero una forma di tumore legata a una specifica mutazione genetica. Questi ultimi in Campania sono circa 1500 all’anno e per loro non sarà necessario raggiungere il Centro specialistico che, in molti casi, dista notevolmente dalla propria residenza.
Queste misure migliorano la qualità della vita dei pazienti e rappresentano un esempio di come la sanità pubblica possa rendere le terapie più accessibili.
Il tumore del polmone è considerato un “big killer” non solo perché ha un’incidenza tra le più alte a livello globale, ma anche perché rappresenta la principale causa di morte per cancro con 1 milione e 800mila decessi l’anno.
Nel 2023 l’Italia ha registrato circa 44000 nuove diagnosi di tumore del polmone, di cui circa 4000 in Campania. Le cause alla base dell’elevata mortalità associata a questo tipo di tumore includono fattori come il fumo, l’inquinamento ambientale e le predisposizioni genetiche.