Arrivano le condanne per i protagonisti della maxi frode dei certificati bianchi (TEE – Titoli di Efficienza Energetica) sgominata l’estate scorsa dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Battipaglia.
Il meccanismo dei certificati bianchi, entrato in vigore nel 2005, è il principale strumento di promozione dell’efficienza energetica in Italia e prevede che le aziende distributrici di energia elettrica e gas con più di 50mila clienti finali debbano raggiungere ogni anno determinati obiettivi di risparmio energetico. Esse possono adempiere a tale vincolo realizzando progetti di efficienza energetica cui consegua il diritto ai certificati bianchi oppure acquistando i certificati stessi da altri operatori del settore.
Secondo la prospettazione accusatoria, ritenuta fondata dal G.I.P., il sistema di frode rilevato nel corso delle indagini era articolato così: due società E.S.Co. con sede a Campagna hanno attestato al Gestore dei Servizi Energetici S.p.a. (GSE), esibendo falsa documentazione tecnico amministrativa, la realizzazione di una serie considerevole di interventi finalizzati al risparmio energetico in realtà mai eseguiti per un importo totale pari ad oltre 150 milioni di euro; sulla base delle attestazioni effettuate le E.S.Co. hanno indebitamente ottenuto l’assegnazione di certificati bianchi, di cui una parte negoziata sul mercato elettrico gestito dal Gestore dei Mercati Energetici S.p.A., per un valore di circa 7,3 milioni di euro.
Il Gup ha assegnato 3 anni al rappresentante legale di Verde Energia srl e a quello di Greensaving. Di quest’ultima società è stata condannata a due anni anche una socia.
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